Regno Unito
Sei aree prioritarie, dove intervenire per garantire l’uso efficiente dello spettro radio nel Regno Unito nel prossimo decennio. Questo in sintesi il piano strategico presentato oggi dall’Ofcom, l’Autorità delle comunicazioni britannica, che intende così rispondere alla crescente domanda di frequenze radio legata all’esplosione del traffico wireless. Una domanda quantificata in 500 Mhz (come in Italia) che servono in particolare per i nuovi servizi video di broadband mobile.
In cima alla lista dell’Ofcom la necessità di reperire nuove risorse spettrali per contenere la diffusione capillare di smartphone e tablet e lo sviluppo di nuovi standard tecnologici come il 5G.
In secondo luogo, l’Ofcom sta esaminando le modalità migliori per l’utilizzo della banda a 700 Mhz, oggi sfruttata dal segnale del digitale terrestre televisivo. L’Autorità inglese sta valutando come trasferire i broadcaster televisivi su altre frequenze, per dare porzioni di spettro a 700 Mhz agli operatori mobili dopo il 2018.
Il terzo punto nell’agenda dell’Ofcom riguarda la liberazione di spettro oggi in mano al settore pubblico, sulle frequenze sulla banda 2,3 e 2,4 Ghz oggi detenute dal ministero della Difesa (il dibattito è aperto anche in Italia).
Il quarto punto riguarda poi lo spettro necessario per il funzionamento di microfoni e telecamere nel settore televisivo.
Il quinto punto prevede nuove risorse per il M2M, attraverso l’apertura di frequenze a 870-915 Mhz da usare senza l’obbligo di licenza. L’obiettivo è incentivare le aziende all’innovazione in questa nuova area di business.
Il sesto e ultimo punto del piano dell’Ofcom riguarda la garanzia di risorse sufficienti per i servizi wireless di emergenza.
Sullo sfondo, l’Ofcom promuove un utilizzo più ampio dello spectrum sharing e degli spazi bianchi.
