Pay tv, Mediaset e Telefonica vicine all’accordo per rilevare la spagnola Digital+

di Raffaella Natale |

Dopo la ventilata intesa con Al Jazeera e CanalPlus per l’italiana Premium, adesso Mediaset tenta di rafforzarsi sul mercato spagnolo, allargando la propria quota nella pay tv di Prisa.

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Mediaset e Telefonica starebbero per presentare un’offerta per il 56% della pay Tv spagnola Digital+, detenuto dall’editore Prisa. Le due aziende detengono già una quota del 22% ciascuno, ma godono anche di un diritto di prelazione.

Dopo la rinuncia a fare un’offerta annunciata il mese scorso e il successivo inasprimento dei rapporti con Prisa, adesso i due gruppi ci stanno ripensando ma pongono già le loro condizioni.

Una mossa in linea con le nuove operazioni di Mediaset che, secondo indiscrezioni, sarebbe vicina all’accordo con Al Jazeera e CanalPlus per la pay tv italiana Premium.

La società di Cologno Monzese è, infatti, a caccia di partner forti per risollevare le sorti della Tv a pagamento, da tempo in difficoltà, e in questo senso lo scorso dicembre ha cominciato a lavorare a una New Co dove far confluire Premium e la quota di Digital+. Ma per rendere appetibile questa ‘nuova creatura’ ha anche bisogno di aumentare la sua presenza nella pay tv spagnola, in modo da offrire ai nuovi partner una presenza in Italia e Spagna. Le cose proseguono, quindi, su questa linea e con questi obiettivi, tenendo ben presente anche la prossima asta in Italia per i diritti di serie A perché è anche su questi che si giocherà il futuro del mercato dei contenuti pay.

 

Stamani gli analisti di Equita hanno commentato che “Il controllo di Digital+ accelererebbe (per Mediaset, ndr) il processo di creazione della joint venture nella pay-tv e l’entrata di un partner industriale, che riteniamo una notizia positiva per il gruppo, in quanto verrebbe monetizzato un asset come Mediaset Premium che nella nostra somma delle parti oggi è valutato 28 milioni di euro”.

L’impatto sulla valutazione di Mediaset, aggiungono, potrebbe essere del 6-10%. Per ora Equita mantiene un prezzo obiettivo a 4 euro sul titolo Mediaset e il rating hold.

 

Per Mediobanca Securities, con 700 milioni di euro di capex e non producendo utile, Mediaset Premium nel migliore dei casi può valere circa 300 milioni di euro.

 

Si attende ora la conclusione della fase di due diligence avviata da Al Jazeera e CanalPlus venerdì scorso a Londra con la firma di un memorandum d’intesta che sarà finalizzato il prossimo 10 maggio nella sede di Cologno Monzese.

Sullo sfondo resta ovviamente l’asta per i diritti di serie A, Mediaset ha già sborsato 700 milioni per la Champions League, il cui bando è atteso nei primi giorni di maggio.

Sky non starà di certo a guardare e forse proprio per questa ragione ha stretto recentemente l’accordo con Telecom Italia per consentire ai propri contenuti di viaggiare anche sulle reti ultrabroadband dell’operatore tlc.

La gara potrebbe portare a un esborso ben superiore ai 260 milioni pagati nell’ultima occasione, vista la competizione con Sky.

L’advisor Infront ha, infatti, garantito alla Lega Calcio 1 miliardo di euro l’anno per sei anni e non è ben chiaro chi al momento sia in grado di dargli questa cifra, tanto più che nei documenti inviati all’Agcom in vista dell’asta, ha fatto chiaramente capire che voglia le mani libere per valorizzare al massimo la vendita dei diritti. Chiaro che per sopportare tali investimenti l’arrivo di partner è necessario.

 

Si resta adesso in attesa dell’assemblea della Lega di Serie A prevista per oggi in cui si dovrà ratificare l’accordo con l’advisor Infront in vista dell’apertura dell’asta.

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