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Le vendite di iPhone nei mercati emergenti, in particolare in Cina, spingono i conti di Apple, che ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi per 45,6 miliardi di dollari, due miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Una performance superiore alle attese del mercato, che ora vede rosa in attesa del lancio del nuovo iPhone 6.
Il 66% del fatturato è stato generato nel mercato internazionale in particolare dalla Cina, dove il giro d’affari è cresciuto del 13% sulle ali dell’intesa siglata con China Mobile, il maggiore operatore telefonico mondiale, che da gennaio distribuisce l’iPhone. In Giappone le vendite sono aumentate del 26%.
Gli utili netti di Apple si sono attestati a 10,2 miliardi di dollari in aumento rispetto ai 9,55 miliardi dell’anno prima.
Nel periodo gennaio-marzo sono stati venduti 43,7 milioni di iPhone, in crescita del 17%, per un controvalore di 26,1 miliardi di dollari, più della metà dei ricavi complessivi.
Secondo gli analisti, la spinta maggiore alle vendite è arrivata dal vecchio modello iPhone 4S basato sul 3G lanciato sul mercato nel 2011, particolarmente popolare in Cina dove il roll out delle reti 4G è ancora indietro. L’iPhone 4S, che costa mediamente 596 dollari con un taglio di 41 dollari rispetto allo scorso trimestre, è popolare anche fra gli utenti che acquistano il loro primo smartphone.