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I giovani di oggi: delusi dal web e dalla politica, credono solo nella famiglia

Italia


Una generazione responsabile, disincantata e pragmatica, che salva gran poco dei pilastri della nostra società. E’ il quadro dei giovani tra i 17 e i 19 anni che emerge dalla Ricerca

Generazione Proteo. Giovani italiani: solisti fuoriclasse‘, curata dal  Laboratorio di Ricerca Socio Economica della Link Campus University, che con questa indagine ha aperto un Osservatorio permanente sui giovani.

 

Il direttore di Link Lab, il sociologo Nicola Ferrigni, li definisce ‘solisti fuoriclasse’.

“Monadi, solisti – ha commentato Ferrigni – che faticano a trovare armonia nella propria orchestra, rappresentata dalla propria classe, dal proprio gruppo, dal proprio Paese di cui non ci si sente più orgogliosi, di cui si condanna l’instabilità politica e che si vorrebbe lasciare per un periodo”.

 

I figli della crisi economica, politica e ideologica che ha segnato gli ultimi anni del Paese, si presentano così: tengono più alla famiglia e all’amicizia che al successo, più al lavoro che al denaro, più all’intelligenza rispetto alla bellezza. Il 97,5% ritiene la famiglia, il pilastro della società, un porto sicuro, al punto da, come ha ossevato Ferrigni, “attribuire ai genitori il fascino del mito”.

 

Si interessano alla politica ma ne bocciano sonoramente la classe dirigente così come tutte le altre Istituzioni, tra Parlamento, partiti, Chiesa, forze dell’ordine, Ue e alte cariche dello Stato che registrano una valutazione insufficiente. Quasi 8 su 10 vogliono, però, votare alle prossime elezioni politiche.

Per quanto riguarda il rapporto con internet 2 su 3 credono che non garantisca democrazia e partecipazione e 3 su 4 ritengono poco o per nulla credibile l’informazione riportata su Facebook mentre il canale più utilizzato per informarsi è il ‘vecchio’ tg (43,7%).

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