Stati Uniti
Mostra, finalmente, segnali di crescita Yahoo!, che chiude il primo trimestre con un utile per azione di 38 cents, superando di un cent le previsioni degli analisti. L’utile netto è stato di 312 milioni di dollari (in calo del 20%), mentre il fatturato è sceso dell’1%, a 1,12 miliardi. Il giro d’affari ‘ex-TAC’, ossia al netto dei costi di acquisizione traffico, si è attestato a 1,09 miliardi, un pelo sopra le previsioni degli analisti.
Soddisfatta ovviamente Marissa Mayer, che vede in questo pur lieve progresso del gruppo, che guida dall’estate 2012, “un segnale di crescita precoce e importante nel nostro core business”.
Anche il mercato ha apprezzato, premiando il titolo negli scambi after-hours, dove ha toccato una crescita del 10%.
Per il secondo trimestre, Yahoo! attende un fatturato totale compreso tra 1,12 e 1,16 miliardi ed ‘ex-TAC’ tra 1,06 e 1,10 miliardi.
Yahoo!, che non registrava un aumento degli utili al primo trimestre dal 2011, sotto la guida della Mayer ha approntato una serie di cambiamenti di strategia che cominciano a dare i primi frutti: dal rinnovamento di una serie di servizi – tra cui la home page e la posta elettronica – a una maggiore attenzione al mobile, considerato, quest’ultimo, principale traino della crescita futura (Sono 430 milioni gli utenti che mensilmente accedono ai servizi del colosso tramite smartphone o tablet).
Oltre al mobile, la Mayer sta puntando molto sul video streaming: dopo aver messo sul piatto 300 milioni di dollari per comprare il servizio video News Distribution Networks, adesso l’obiettivo è di lanciarsi nelle produzioni originali, entrando in diretta competizione con Netflix, Google e anche Amazon.
In vista c’è poi lo sbarco a Wall Street del gigante dell’eCommerce cinese Alibaba (di cui Yahoo controlla il 24%) e che si preannuncia come la maggiore Ipo tecnologica dopo quella di Facebook che all’epoca raccolse 16 miliardi.
Nell’ultimo trimestre 2013, secondo i dati resi noti da Yahoo!, il fatturato di Alibaba è cresciuto del 66% a 3,08 miliardi di dollari e l’utile netto è più che raddoppiato (+110%) a 1,35 miliardi.
