Telecom Italia, Marco Patuano mette la parola fine allo scorporo della rete

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L’ad di Telecom Italia, Marco Patuano, ha ribadito che contesti internazionali, già l'equality of output viene citato come best practice e che allo studio dell’Agcom non c’è lo spin-off ma l'equality of input.

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Marco Patuano

Lo scorporo della rete di Telecom Italia è un argomento chiuso. Lo ha confermato in un’intervista a Il Sole 24 Ore, l’ad della società telefonica Marco Patuano, spiegando che “…il progetto che è attualmente all’attenzione dell’Agcom non è lo spin-off, ma la disponibilità di Telecom ad adottare il regime regolamentare in assoluto più garantista nei confronti di tutti gli operatori, che è l’equality of input”.

Marco Patuano ha sottolineato poi che “…nei contesti internazionali, già l’equality of output viene citato come best practice. Rafforzare questo criterio come fase intermedia ci trova d’accordo. Ma devono essere d’accordo anche il regolatore e gli altri operatori”.

 

“L’importante – ha aggiunto – è uscire dalla logica di competition by litigation, che distorce il quadro concorrenziale, ipoteca il futuro, è nocivo per l’intera industria e ci distoglie da quello che dobbiamo fare”.

 

Patuano ha quindi ribadito che Telecom Italia non ha bisogno di chiedere soldi al mercato: “…l’abbiamo già fatto con il convertendo, che si è rivelato un buono strumento per noi e un ottimo investimento per chi l’ha sottoscritto. Il nostro piano triennale non prevede ricorso ulteriore al mercato”.

 

Quanto, poi, all’ondata di consolidamento che sta interessando il mercato tlc europeo e alla possibile spinta in tal senso della presenza di Telefonica nel capitale della società, Patuano ha evidenziato che la strategia di Telecom è sostanzialmente diversa da quella del socio spagnolo “che persegue una strategia paneuropea”, e non ha escluso che il consolidamento potrà portare anche all’unione tra incumbent, “potrebbe essere uno scenario di medio termine”, ha affermato Patuano che a proposito di Telco – prossima allo scioglimento a giugno – ha sottolineato come dell’eredità della holding sia una formula “prossima alla public company” e “con una governance sicuramente estremamente moderna”.

 

Patuano si anche soffermato sulla logica strategico-industriale dell’accordo annunciato ieri con Sky Italia che permetterà ai clienti Telecom di accedere all’intera offerta televisiva della pay tv, che fa capo alla 21st Century Fox di Rupert Murdoch, attraverso le reti ultrabroadband con un decoder My Sky HD appositamente realizzato per la Tv via Internet.

Per l’ad, “…il video è una motivazione chiave a “comprare” 30-50 mega di connettività. La partnership che abbiamo stretto con Sky è un accordo con chi dispone dei contenuti premium che ci permette di lavorare su una diversa connettività su tutte le reti Telecom: fisso, mobile e WiFi”.

Obiettivo dell’accordo è quindi, anche, quello di “dare una ragione valida all’acquisto della banda larga da parte di chi non ne vede oggi l’utilità”. (A.T.)

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