Italia
Continua lo stato di crisi dell’editoria. Il fatturato pubblicitario della stampa registra un calo del 15%, stando ai nuovi dati dell’Osservatorio Stampa Fcp per il periodo gennaio-febbraio 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano -15,3% a fatturato e -10,2% a spazio.
Uno stato di pesante difficoltà, denunciata oggi anche dal Presidente della Fieg, Giulio Anselmi, che ha chiesto al governo di erogare i fondi previsti per consentire all’industria di fronteggiare la grave situazione.
Le singole tipologie segnano rispettivamente: la tipologia commerciale nazionale ha evidenziato -20,6% a fatturato e -10,0% a spazio; la pubblicità commerciale locale -16,9% a fatturato e -10,6% a spazio; la tipologia di servizio ha segnato -3,5% a fatturato e -0,1% a spazio; la tipologia rubricata ha segnato -11,8% a fatturato e -15,2% a spazio. I periodici segnano un calo a fatturato del -14,3% e a spazio -11,6%. I settimanali registrano un andamento negativo a fatturato del -13,8% e a spazio -10,3%. I mensili hanno percentuali negative a fatturato del -14,9% e spazio -14,1%. Le altre periodicità registrano un calo a fatturato del -14,6% e a spazio -6,6%.
Le dichiarazioni di Anselmi riaprono il confronto sulla questione dei fondi alla carta stampata contro i quali ha preso posizione il M5S e sui quali il presidente della Commissione Industria del Senato Massimo Mucchetti (Pd) aveva chiesto chiarimenti all’allora Sottosegretario Giovani Legnini che aveva fornito rassicurazioni sul fatto che avrebbe vigilato sull’uso corretto dei contributi erogati.
Anselmi, annunciando per mercoledì 16 aprile la presentazione dello studio su ‘La Stampa in Italia 2011-2013’, ha chiesto che l’intesa con il governo per i fondi all’editoria non resti solo “una buona intenzione“.
“L’intesa col precedente governo per un aiuto, definito nei tempi e nell’oggetto, all’editoria giornalistica per superare l’emergenza congiunturale e sostenere il passaggio all’era della multimedialità non deve restare allo stadio delle buone intenzioni”, ha ribadito il presidente della Fieg.
La legge di stabilità 2014, ha indicato Anselmi, con il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria ha stanziato 120 milioni di euro in tre anni (2014-2016) volti ad incentivare gli investimenti delle imprese editoriali in innovazione tecnologica e digitale, l’ingresso di giovani professionisti nel campo dei nuovi media e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali.
Tuttavia, ha sottolineato Anselmi, “il decreto attuativo che doveva essere emanato entro il 31 marzo scorso non ha visto ancora la luce, mentre il Commissario straordinario per la revisione della spesa ha inserito questi fondi tra i ‘trasferimenti aggredibili’“.
“La speranza – ha affermato Anselmi- è che il maldestro proposito di aggredire i fondi per l’editoria rientri tra le proposte di revisione della spesa che il premier Renzi ha manifestato l’intenzione di disattendere”.
“Piuttosto che aggredire tali trasferimenti – ha concluso il Presidente della Fieg – occorre destinare al meglio le risorse previste, e – soprattutto – in fretta: ogni tentennamento o
ritardo aggraverebbe ulteriormente una situazione già drammatica, maggiore e peggiore di quella più generale che coinvolge l’Italia, come dimostrano i dati sull’andamento della stampa quotidiana e periodica che il 16 aprile prossimo porteremo all’attenzione di Governo, Parlamento e Paese”.