Garante Privacy, caso Street View: Google multata per 1 milione di euro in Italia

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Google ha pagato una sanzione di un milione di euro per il servizio Street View, per la pubblicazione online senza consenso di foto di persone scattate dalle Google Cars. Il caso risale al 2010.

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Google ha pagato una sanzione di 1 milione di euro applicata dal Garante privacy per il servizio Street View. Lo rende noto oggi il Garante Privacy, ricordando che i fatti contestati risalgono al 2010 quando le  Google Cars di Google percorrevano le strade italiane senza essere perfettamente riconoscibili e non consentendo così alle persone presenti nei luoghi percorsi dalle “Google Cars” di decidere se sottrarsi o meno alla “cattura” delle immagini registrate tramite reti wi-fi non protette (i cosiddetti payload data, registrati in Italia a partire dal 2008). Numerose erano state le segnalazioni all’Autorità – prosegue il Garante – da parte di persone che non desideravano comparire nelle foto pubblicate online (che, peraltro, permangono in rete per un tempo considerevole e possono essere ingrandite). La multa è stata comminata dal Garante lo scorso 18 dicembre ma è stata confermata solo oggi grazie ad un pezzo uscito sul Corriere dello Sport. 

 

Il Garante aveva prescritto alla società di Mountain View di rendere le “Google cars” facilmente individuabili, attraverso cartelli o adesivi ben visibili, di pubblicare sul proprio sito web, tre giorni prima dell’inizio delle riprese, le località visitate dalle vetture di Street View, stabilendo che per le grandi città è necessario indicare i quartieri in cui circolano le vetture. Analogo avviso deve essere pubblicato da Google sulle pagine di cronaca locale di almeno due quotidiani e diffuso per mezzo di un’emittente radiofonica locale per ogni regione visitata. Le misure sono state tempestivamente adottate da Google.

 

A conclusione dell’intero procedimento sanzionatorio il Garante ha ritenuto di applicare, anche in relazione al fatto che i dati raccolti illecitamente erano destinati a confluire all’interno di una grande banca dati di particolare rilevanza, quale è sicuramente quella gestita da Google nell’ambito del servizio Street View, la sanzione  nella cifra complessiva di un milione di euro, pagata qualche settimana fa da Google.

 

Proprio tenendo conto di trovarsi di fronte a una società che, nell’anno 2012, ha registrato un fatturato consolidato  pari a oltre 50 miliardi di dollari, il Garante ha deciso di avvalersi della norma del Codice privacy che mira a rendere effettive le sanzioni quando sono dirette a soggetti di notevoli dimensioni economiche.

Nel corso del procedimento Google, fornendo i riscontri richiesti dal Garante, ha confermato la raccolta dei dati durante il passaggio delle vetture di Street View, specificando tuttavia che essa era avvenuta erroneamente e che i dati raccolti erano comunque talmente frammentati da non per poter essere considerate informazioni personali. Secondo le dichiarazioni delle società, i dati sono attualmente conservati su server negli Stati Uniti e non sono mai stati utilizzati, né comunicati a terzi. Una tesi insufficiente a evitare la sanzione da parte del Garante per violazione della privacy. (P.A.)

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