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#ddaonline.’Bene il Regolamento Agcom, ma ora intervenga la Ue’. Intervista a Gina Nieri (Mediaset)

Italia


Gina Nieri

Dal 31 marzo è in vigore il nuovo Regolamento Agcom sulla tutela del diritto d’autore online (Scheda). Per l’occasione Key4biz ha lanciato uno Speciale #ddaonline (Link a piè di pagina).

Ne abbiamo parlato con Gina Nieri, Direttore Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi strategiche di Mediaset.

 

Key4biz. Cosa vi attendete dal Regolamento Agcom sul diritto d’autore entrato in vigore il 31 marzo?

 

Gina Nieri. Lo abbiamo salutato con grande soddisfazione come il primo vero passo concreto per riportare legalità e responsabilità sulla rete.  Come un atto coraggioso anche dal punto di vista culturale: Agcom si è presa la briga di reagire alla demagogia imperante secondo la quale qualsiasi atto di legittimazione e difesa della proprietà intellettuale viene ascritto ai tentativi di togliere libertà in Internet.

 

Key4biz. Proprio per questo l’Agcom è stata sottoposta a critiche da parte di settori della cosiddetta società civile, perché?

 

Gina Nieri. La verità è che, scoraggiando la fruizione illegale di contenuti, AgCom si è battuta perché domani possa continuare ad esistere e a svilupparsi il business basato sulla creatività e l’ingegno. E anche in ultima analisi perché ai giovani artisti e creativi di domani sia garantita la possibilità di vivere del proprio impegno intellettuale.

 

Key4biz. Pensate che potrà bastare a frenare la pirateria?

 

Gina Nieri. E’ un’ottima base di partenza per invertire la tendenza e costruire la tutela del diritto d’autore del futuro. 

 

Key4biz. Sarà in grado l’Agcom di gestire l’intero processo di lotta alla pirateria o sarebbe più utile un intervento del legislatore?

 

Gina Nieri. L’Autorità sarà in grado di attuare il Regolamento, ma l’intervento normativo in un settore ormai globale si deve spostare a livello internazionale, e l’Europa deve assolutamente in tempi brevi fare la sua parte.

 

Key4biz. Qual è la situazione in Europa?
 

Gina Nieri. Su questi temi insistono due direttive per certi versi dicotomiche e comunque non chiare sui rispettivi ambiti di applicazione. Da una parte quella sui servizi audiovisivi che sottopone i contenuti, lineari e non, ad una rigida disciplina, copyright compreso. Dall’altra quella sul commercio elettronico che indica nell’obbligo alla rimozione dei contenuti illegali, a seguito di segnalazione di un’autorità, l’unico adempimento per gli host passivi di contenuti postati da altri.  Ma quale delle due si applica agli operatori globali di Internet quando offrono contenuti e ne vendono pubblicitariamente i viewers? 

 

Key4biz. Come superare le incertezze di Bruxelles?

 

Gina Nieri. Di sicuro non si può continuare con un ambito concorrenziale tanto sbilanciato tra i vari attori, media totalmente regolati, tv in testa, da una parte e la libera prateria anche fiscale, degli operatori globali di Internet dall’altra. E l’Europa deve insieme agli altri Paesi trovare un modo legale condiviso per il futuro.

 
 

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