Francia
II socialista Arnaud Montebourg sarà il nuovo Ministro francese all’Economia, anche quella digitale, nel governo di Manuel Valls. Lo ha annunciato oggi il presidente François Hollande.
Montebourg prenderà il posto che finora era stato di Fleur Pellerin, le cui funzioni sul digitale vengono adesso accorpate dal Ministero dell’Economia, che potrebbe successivamente essere nominata Sottosegretario, anche se i due più volte si sono scontrati sui temi del digitale. In questo senso un’eventuale collaborazione sarebbe tutt’altro che facile.
Svolta conservatrice, quindi, per la Francia digitale. Tutti ricorderanno la famosa vicenda Dailymotion, startup del video streaming per la quale Montebourg, allora Ministro alle Attività produttive, scese in campo per bloccarne la cessione all’americana Yahoo!, sollevando la protesta della casa madre France Télécom che fu ‘costretta’ a iniettare 30 mln di euro per il rilancio della piattaforma.
Una mossa che non era piaciuta alla Pellerin, convita che il governo avesse dovuto fare un passo indietro per agevolare l’ingresso dei capitali stranieri.
Una vicenda che la dice lunga su quale sarà la posizione del Ministro Montebourg sui temi del digitale e sul futuro dell’industria ICT in Francia.
Sul caso Dailymotion, Montebourg aveva sottolineato il bisogno di “curare i ‘gioielli’ dell’industria digitale”. E riguardo alle alleanze straniere, aveva precisato di non essere contrario, purché “si facciano a condizioni di parità permettendoci di svilupparci in altri continenti”.
La Pellerin, dalla sua, può vantare d’aver investito molto nella promozione dell’industria hi-tech e nell’innovazione per poter cambiare la percezione che all’estero hanno della Francia, soprattutto negli Stati Uniti. Ha, infatti, partecipato anche al CES di Las Vegas per supportare le startup d’Oltralpe e recentemente ha lanciato anche il brand ‘French Tech’.
Tuttavia c’è anche da dire che non è riuscita a imporre la sua posizione in merito alla riforma delle norme sulla privacy online.
Il digitale, intanto, passa adesso nelle mani di Montebourg e a nulla è valsa la forte campagna sui social a favore della Pellerin (#keepfleur).