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Mediaset, da Al Jazeera nessuna offerta per Premium

Italia


Apertura al rialzo per Mediaset che in tarda mattinata registrava sulla Borsa +2,22% a 3,95 euro, all’indomani della presentazione dei risultati annuali. L’azienda torna in utile nel 2013 che tuttavia per il secondo anno consecutivo non distribuirà dividendi.

Resta ancora in forse il grande progetto di una New Co. delle pay Tv, annunciato lo scorso dicembre, che prevede di integrare l’italiana Premium con il 22% della spagnola Digital+ per poi cercare soci industriali e finanziari.

Un dossier complicato anche per via di quanto sta succedendo in Spagna, dove Prisa ha deciso di mettere in vendita la quota di controllo di Digital+ (56%) e Mediaset e Telefonica (entrambe con una quota del 22%) hanno preferito non fare un’offerta, lasciando la porta aperta ad Al Jazeera che avrebbe messo sul piatto 900 milioni di euro per la pay tv iberica.

L’azienda di Cologno Monzese ha, invece, escluso che la Tv araba abbia manifestato interesse per Premium.

Si tratta di ‘speculazioni di stampa’, ha dichiarato agli analisti il Cfo di Mediaset Marco Giordani. Precisando: “Non sappiamo, non ne abbiamo evidenza“.

 

Giordani ha ribadito che l’obiettivo di Mediaset è “combinare Italia e Spagna” e non vendere una quota di Premium, sebbene abbiano già ricevuto in questo senso alcune “proposte non sollecitate“. “In futuro vedremo“, ha poi sottolineato, ribadendo però la volontà del gruppo di “combinare gli asset italiani e gli asset spagnoli“.

 

La New Co, ha poi spiegato, è ancora in fase di valutazione: sinergie, opportunità e benefici sono ancora sotto esame.

“Stiamo valutando – ha aggiunto – e quando questa fase sarà conclusa, i Cda decideranno e il mercato verrà informato”.

 

Giordani ha precisato che in questa fase non è possibile aggiungere altri elementi su tale percorso. La convinzione del management di Mediaset, ha continuato il manager, è che il business pay sia destinato naturalmente a essere internazionale sia per il tema dei diritti sia per i costi di gestione sia per le sinergie possibili.  

 

Il primo passaggio da fare, ha proseguito Giordani, è “valutare le possibili sinergie” della combinazione di Premium e della quota nella pay spagnola: “Se ci sono delle sinergie, l’integrazione si può fare con un veicolo che avrà il 100% di Premium e il 22% di Digital+ insieme alle opzioni” sulla tv a pagamento spagnola.

Giordani ha poi glissato sul probabile riassetto dell’azionariato di Digital+. All’analista che chiedeva se ci fosse in progetto di fare un’offerta a Prisa insieme a Telefonica, ha risposto: “Sceglieremo il meglio per tutti gli azionisti“.

 

Il gruppo televisivo ha chiuso l’esercizio 2013 con ricavi consolidati per 3,414 miliardi (-8,2% sul 2012) e un risultato operativo, superiore alle attese, a 246,3 milioni rispetto al -253mln di un anno fa. Il risultato netto torna positivo per 8,9 milioni dopo il rosso per 287 milioni dell’esercizio precedente, grazie anche a forti risparmi sui costi. La raccolta pubblicitaria in Italia ha registrato nel 2013 una flessione dell’11,4% ma nei primi tre mesi del 2014 è stata ancora ‘leggermente negativa’, evidenziando invece un ‘marcato miglioramento nel mese di aprile’.

Vista l’incertezza dello scenario macroeconomico e pubblicitario in Italia e in Spagna, nonché la difficoltà ad individuare ‘segnali chiari’ di una ripresa della domanda e dei consumi, il gruppo dichiara che “al momento risulta molto difficile produrre stime attendibili” sul risultato 2014. 

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