Italia
Slitta al 2015 l’arrivo in Italia di Netflix. La compagnia di video streaming si prepara al grande sbarco in Francia, Germania e Belgio tra la primavera e l’autunno, ma per quanto riguarda il Bel Paese mette il piede sul freno.
Tra le difficoltà che avrebbero posticipato l’arrivo del servizio, secondo quanto riporta Hollywood Reporter, la mancanza di ampia diffusione della banda larga – la penetrazione si attesta al 59,7% (dati Istat) ed è concentrata solo nei grandi centri – e di televisori di nuova generazione.
Problemi che riguardano anche i servizi streaming di Amazon e analoghe difficoltà sono state incontrate anche da Sky per il lancio della sua nuova offerta online.
Secondo l’opinione di diversi esperti del settore, la carenza di servizi streaming sarebbe una delle principali cause della crescita in Italia, più che in altri Paesi, del downloading illegale di film e programmi televisivi dai siti torrent mentre si attende l’entrata in vigore del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online, il prossimo 31 marzo.
Eppure le cose sembrano in lento miglioramento. In Italia si prevede anche nei prossimi cinque anni saranno almeno cinque milioni i possessori di smart tv.
“L’Italia – spiega Piero De Chiara, ex presidente di DGTVi, a Key4biz – è però indietro agli altri paesi europei”.
“Nel 2013 – indica – si sono venduti 1,2 milioni di televisori connettibili, quanti nel 2012. Ma il ritardo maggiore rispetto agli altri Paesi è nel tasso effettivo di connessione e nella vendita di set-top box”.
Per De Chiara, “Questo ritardo danneggia da un lato la diffusione della banda larga presso le famiglie più interessate alla Tv che a internet, dall’altro l’industria dell’audiovisivo.”
Intanto, però, mentre il governo Renzi spinge sull’ammodernamento delle infrastrutture, Netflix rimanda l’arrivo in Italia, inizialmente previsto per l’autunno.