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SFR: Martin Bouygues al contrattacco con nuova offerta anti-Numericable

Francia


Non si dà per vinto Martin Bouygues: il proprietario del terzo operatore mobile francese ha presentato ieri una nuova offerta, la terza, su SFR, nonostante la casa madre Vivendi abbia deciso di entrare in trattative esclusive con Numericable.

 

Bouygues ha, quindi, rilanciato con un’offerta da 13,2 miliardi di euro dai precedenti 11,3 miliardi – 1,4 miliardi di contanti in più di quanto messo sul piatto da Numericable – e che porta il valore di SFR a 16,3 miliardi di euro.

Rispetto alla proposta di Numericable – che avrebbe lasciato a Vivendi una quota del 32% della nuova società post-fusione – Bouygues riporta questa percentuale al 21,5%.

 

A Bouygues, dunque, andrebbe una quota del 62,5% della nuova società, nel cui capitale entrerebbero tre nuovi azionisti di peso: Artémis, la holding de François Pinault (pronto a investire 150 milioni di euro), JCDecaux, già nel capitale di Bouygues Telecom con una quota del 9,5% (investirebbe 100 milioni) e, soprattutto, entrerebbe in partita anche la Caisse des Dépôts, che sarebbe pronta a investire 300 milioni di euro per una quota del 3-3,5%.

Bouygues, al contrario del numero uno di Numericable, Patrick Dahi, godrebbe inoltre dell’appoggio del governo, anche se dall’Eliseo è già stata smentita l’ipotesi che il rilancio con l’ingresso della Cassa sia stato un ‘ordine presidenziale’.

 

La Caisse possiede già circa il 4% di Vivendi e il 4% di Bouygues ed è investitore di lunga data nella modernizzazione delle reti tlc nel paese: secondo il presxidente del Consiglio di Sorveglianza della Cassa, Henri Emmanuelli, il progetto di Bouygues “…è più interessante sia dal punto di vista industriale che da quello sociale”.

La partita per la conquista del secondo operatore mobile francese, quindi, è tutt’altro che chiusa.

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