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Agid senza fondi, ci risiamo. Per i sindacati ci vuole l’intervento di Renzi

Italia


“L’Agenzia per l’Italia Digitale è priva di risorse e personale“. A lanciare l’allarme sono Cgil e Cisl che intervengono in merito alle dichiarazioni rilasciate dal commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli.

La previsione di 3,6 miliardi di risparmi entro il 2016 formulata da Cottarelli “rischia di essere illusoria, vista l’assenza degli investimenti necessari alla digitalizzazione e modernizzazione degli apparati dello Stato“, dichiarano Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale Fp-Cgil, e Daniela Volpato, segretario nazionale Cisl-Fp, spiegando appunto che “un’Agid carente di personale non può certo aiutare”.

I due sindacalisti lanciano un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo “un impegno concreto a partire da risorse immediatamente spendibili”.

 

L’Agid di fatto, nonostante l’approvazione dello Statuto, non è ancora operativa. All’appello mancano due decreti del presidente del Consiglio propedeutici all’approvazione della pianta organica e del bilancio dell’Agenzia. Lo Statuto prevede che Matteo Renzi firmi due provvedimenti separati per la nomina del collegio dei revisori dei conti (la cui presenza è necessaria per l’approvazione del bilancio) e per la nomina del comitato di indirizzo (per la nomina dei rappresentanti dei ministeri e delle regioni previsti dallo Statuto). In mancanza di questi decreti, le nomine sono bloccate come la regolamentazione del personale in comando o proveniente da enti soppressi. 

 

A pochi giorni dall’annuncio del premier di un evento ad hoc sui temi dell’innovazione, ecco che si torna a parlare dell’Agid che ha finalmente ottenuto il via libera al suo Statuto e che dovrebbe presto mettersi al lavoro sulle urgenze.

 

Dati alla mano, i due sindacalisti sostengono che “dei 130 posti previsti in organico, 40 sono vacanti, appena 35 sono ricoperti da funzionari di ruolo, 4 da dirigenti, mentre 60 sono i comandati, ovvero dipendenti di altre amministrazioni dislocati nell’Agenzia e da anni in attesa dell’inserimento in ruolo. A fronte di questo ci sono ben 5 consulenti che ricoprono continuativamente veri e propri ruoli manageriali”.

E rilanciano che l’Agid “rappresenta una grande risorsa inespressa del nostro sistema, una potenziale fonte di risparmi che non pesano sulla vita delle persone ma la migliorano e rendono l’amministrazione pubblica più trasparente e moderna”.

 

Per Cgil e Cisl, “siamo di fronte a un grande rischio”. “E’ del tutto evidente – concludono Chiaramonte e Volpato – che la totale mancanza di investimenti, senza i quali è impossibile superare il gap rappresentato dall’obsolescenza degli strumenti in dotazione alle amministrazioni, il definitivo abbandono della formazione professionale e un invecchiamento allarmante dei dipendenti pubblici rappresentino una grave minaccia”

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