Gran Bretagna
I dispostivi mobili hanno cambiato il modo di fruire il mezzo televisivo. La Tv non è più la regina dei salotti e nonostante mantenga ancora saldamente il proprio primato, l’esperienza televisiva è mutata a seguito del boom delle connessioni mobili, di device come tablet o smartphone e della diffusione di servizi come Netflix o YouTube che permettono a ciascun utente di costruirsi un palinsesto su misura dei propri gusti e del proprio tempo.
Secondo l’ultimo Rapporto di eMarketer, che analizza il mercato britannico, quest’anno per la prima volta il tempo passato sui media digitali sarà maggiore rispetto a quello trascorso davanti alla tv.
Un sorpasso storico che ci indica come stanno radicalmente cambiando le abitudini dei consumatori.
Nel 2014, rileva eMarketer, i britannici passeranno circa 3 ore e 41 minuti al giorno sui media digitali (pc, smartphone e tablet) con un aumento di 34 minuti rispetto allo scorso anno.
Il tempo passato davanti al televisore resta pressoché invariato: 3 ore e 15 minuti al giorno.
“Il cambiamento massiccio in corso – osserva Ezra Palmer di eMarketer – è la mobilità”.
Più precisamente, infatti, gli utenti britannici passeranno un’ora e 49 minuti sui dispositivi mobili, mezzora in più rispetto al 2013.
L’uso dei device mobili è, infatti, in piena fase di decollo mentre resta stabile il tempo speso su pc o laptop: un’ora e 52 minuti al giorno, solo 4 minuti rispetto allo scorso anno.
I cambiamenti in atto stanno costringendo le media company e le società di marketing a rivedere i modelli di business.
Un esempio è Facebook che sta spingendo l’acceleratore sulla pubblicità video. Il direttore creativo Mark D’Arcy ha dichiarato che i mezzi tradizionali vanno sostituiti con campagne sempre più personalizzate.
Ma non è per niente facile. La rapida crescita dei contenuti multimediali ha reso più difficile catturare l’attenzione dei consumatori.
Fare marketing è diventato più complesso a causa della crescita del “consumo simultaneo dei media” che non fornisce dati indicativi: un’ora passata a controllare la posta elettronica non equivale a un’ora passata davanti alla tv.