Italia
Oggi Facebook fa il suo grande ingresso in Anitec, l’associazione nazionale delle industrie informatiche, telecomunicazioni ed elettronica di consumo aderente a Confindustria.
Il social conta oggi 1,23 miliardi di persone a livello globale e 24 milioni in Italia che ogni mese accedono alla piattaforma. “Siamo molto grati del fatto che una società dell’importanza di Facebook, che ha saputo modificare il modo di socializzare delle persone in tutto il mondo, abbia scelto Anitec come referente istituzionale per lo sviluppo della cultura e dell’economia digitale, ha commentato Cristiano Radaelli, presidente di Anitec.
Facebook si sta muovendo con grande velocità su più mercati. Nell’aria risuona ancora l’eco dell’acquisto di WhatsApp per la stratosferica cifra di 19 miliardi di dollari, al punto da spingere qualcuno a rievocare l’incubo della bolla internet. La domanda che ci si pone è una: in che direzione sta andando Facebook e più in generale i social media?
Il social network di Mark Zuckerberg ha invaso le nostre vite in modo virale. Tutti, o quasi, siamo stati trascinati nel vortice di una vita fatta di condivisioni e ‘Mi piace’. E anche adesso, che cresce il numero dei competitor e gli utenti più giovani cominciano a fuggire su altri siti, Facebook, anche quando non riesce a essere all’avanguardia, sa ancora riconoscere le aziende che lo sono e integrarle nella propria piattaforma.
L’acquisto di WhatsApp può quindi spiegarci la storia di Facebook e farci capire in che direzione si muovono i social media.
Fase 1: Acquisti
Fin dal suo inizio, Facebook ha avviato la sua campagna di acquisizioni: Friendster, ConnectU, FriendFeed…Obiettivo? Rafforzare il suo ruolo come primo sito social, sfruttare altri brevetti e, con l’importatore di contatti Octazen, allargare facilmente la sua community.
Fase 2: Espansione
Obiettivo successivo: mettere il social media al centro della vita dei suoi numerosi utenti. E’, quindi, stata la volta di Divvyshot, Sharegrove e Nextstop per la condivisione di foto, consigli per i viaggi, conversazioni private e forum. L’idea: andare oltre al social media come mezzo per la semplice condivisione del proprio status, per agevolare gli scambi di idee e consigli tra amici e colleghi.
Fase 3: Monetizzare
Mentre Facebook si avvicinava all’Ipo, l’obiettivo è diventato monetizzare. Virata quindi verso pubblicità (Rel8tion and Atlas), ecosistema delle app (Tagtile), social gifting (Karma) e gaming (Spacesport).
Fase 4: Mercato mobile
Nel suo ruolo di tech innovator, la società si è subito imbarcata nell’avventura del mobile, acquisendo la compagnia di mobile app HTML5, poi Strobe e Hot Potato. La recente fuga dei suoi utenti più giovani verso app dedicate al target dei teenagers, ha aumentato la pressione sul gruppo che adesso è a caccia di un nuovo equilibrio più spostato verso il mobile. Ecco allora l’acquisto di uno sviluppatore di app mobili (Snaptu), di un servizio di geolocalizzazione (Gowalla), di condivisione di contenuti (Oseta) e di mobile analytics (Onavo). E, battuta finale, Instagram e WhatsApp. Il futuro è mobile!