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Netflix, ufficiale lo sbarco in Francia in autunno

Francia


Quella che fino a ieri era solo un’indiscrezione trova oggi una conferma: Netflix sarà in Francia a partire dal prossimo autunno.

A confermare la notizia ci pensa il Ceo di Orange (France Télécom), Stéphane Richard, con cui la piattaforma americana di video on-demand è da tempo in trattative.

Dopo aver incontrato all’Eliseo i rappresentanti del governo, Netflix ha avviato le trattative con gli operatori tlc a partire da Orange.

Ai microfoni di Radio Classique, Richard ha confermato l’arrivo del servizio in Francia: “Netflix sarà presente sui Livebox di Orange dal prossimo autunno”.

 

Tuttavia mancano ancora da definire i dettagli fondamentali, specie quelli riguardanti l’allineamento della web company americana alle ‘rigide’ leggi d’oltralpe per quanto riguarda il mercato dei contenuti, le finestre di distribuzione, ma anche il sistema fiscale.

Problematiche che si presenteranno anche in merito al prossimo arrivo di Netflix in Italia.

 

Gli operatori dell’audiovisivo sono già sul piede di guerra e il Ministro alla Cultura Aurélie Filippetti ha già assicurato che farà in modo che Netflix paghi le tasse in Francia nonostante la sua sede sia al momento in Lussemburgo.

 

Dalla sua, però, la web company sta ancora riflettendo sulla modalità di distribuzione del proprio servizio in streaming: Tv connesse, set-top-box o piattaforme degli operatori tlc?

 

“Penso che tutto questo sia ancora poco chiaro – ha commentato il Ceo di Orange – Non sappiamo quale sarà il modello di distribuzione che intende adottare: vale a dire un modello OTT ‘puro’ come ha fatto negli Stati Uniti o se invece preferirà poggiarsi sugli operatori locali.

 

Altro aspetto importante da sapere e di cui anche Richard sa ancora poco, è da dove decideranno di trasmettere.

Se lo faranno, per esempio, dal Lussemburgo, potranno sottrarsi a una serie di vincoli sia per quanto riguarda le finestre di distribuzione che per il finanziamento all’industria audiovisiva.

 

Netflix deciderà di trasmettere da un altro Paese per sfuggire alle leggi francesi? Se decidesse di farlo, sarebbero messi in discussione tutti gli attuali equilibri sui quali si regge l’industria francese della Tv e del cinema. E questo sarebbe un ‘pericoloso’ precedente anche per il suo sbarco in altri Paesi europei, come appunto l’Italia. 

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