Italia
L’uso del contante nel nostro paese, secondo la Banca d’Italia, costa 8 miliardi di euro, pari allo 0,52% del Pil, e secondo l’ABI con un maggior utilizzo delle carte di pagamento si potrebbero recuperare fino a 40 miliardi di euro, pari a 2% di Pil, sottraendoli così all’economia sommersa. E’ per contrastare questi fenomeni, e promuovere l’ePayment, che si sta spendendo Sergio Boccadutri (Sel), primo firmatario della proposta di legge in materia di pagamenti elettronici (numero 1928), sottoscritta da altri 15 deputati, pubblicata venerdì scorso in forma definitiva agli atti della Camera.
“Dopo la pubblicazione della mia proposta di legge agli atti della Camera nella sua forma definitiva – dice a Key4biz il promotore dell’iniziativa Sergio Boccadutri – l’obiettivo principale è che la discussione venga al più presto incardinata nei lavori parlamentari. Mi adopererò perché ciò avvenga in tempi rapidi”.
L’obiettivo della proposta Boccadutri è limitare al contante e promuovere l’uso di strumenti di pagamento elettronico. La prima versione della proposta di legge, depositata l’8 gennaio, è stata integrata dai rilievi di diversi soggetti del mondo bancario e aziendale, che hanno fatto emergere le loro osservazioni, integrate nel testo definitivo della proposta.
L’obiettivo di fondo è combattere il cosiddetto “ePayment divide”, il divario nell’utilizzo dei pagamenti elettronici che pesa sul nostro paese, ancora troppo legato in maniera viscerale all’utilizzo del contante per ragioni di diffidenza culturale diffusa: sicurezza e timori per la privacy gli ostacoli maggiori per una maggior diffusione della moneta elettronica.
La proposta Boccadutri, fra le altre cose, fissa a 500 euro il limite all’utilizzo del denaro contante. Obbliga banche, intermediari finanziari, Poste Italiane, sale gioco, attività di compro e vendo oro e Pubblica Amministrazione ad effettuare ed accettare pagamenti soltanto tramite bonifico. Prevede contributi per incentivare la diffusione dei mezzi elettronici di pagamento presso gli esercizi commerciali. In particolare si investono risorse per l’utilizzo della tecnologia Contactless o Mobile POS. Vieta alla Pubblica Amministrazione di fissare un sovrapprezzo sui pagamenti elettronici o tramite carta. Prevede norme a tutela della privacy degli utenti.