Stati Uniti
L’uso commerciale dei droni nei cieli americani è completamente legale. Lo ha stabilito un giudice federale Usa, precisando che la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia Usa che regola il settore, non ha mai stabilito il contrario.
La Corte federale usa ha in questo modo respinto il ricorso avanzato dalla FAA nei confronti di Raphael Pirker, il primo, per ora unico cittadino privato Usa, finito nel mirino dell’agenzia minacciato di multa per aver utilizzato i droni a scopi commerciali.
Nel caso in questione, l’agenzia ha sostenuto a più riprese che l’utilizzo a scopi commerciali dei droni non è legale e che in materia non ci sono “zone grigie”. Non la pensa così il giudice federale Patrick Geraghty, membro del National Transportation Safety Board, che ha sentenziato chiaro e tondo che non esistono leggi contro l’utilizzo commercial dei droni.
La FAA dal canto suo aveva chiesto una multa di 10 mila dollari per il 29enne Raphael Pirker, per aver utilizzato un drone in volo allo scopo di girare uno spot pubblicitario video all’Università della Virginia.
Pirker, tramite il suo avvocato, ha contestato l’addebito, sostenendo che la FAA non ha mai regolamentato il tipo e il modello di mezzi aerei che possono o meno girare un video commerciale. Un vuoto normativo che ad oggi consente a chiunque di usare un drone per filmare qualunque genere di contenuto.
Negli ultimi tempi, l’uso dei droni e la loro diffusione capillare sul mercato sta guadagnando l’interesse collettivo. Fra gli usi allarmanti c’è il loro utilizzo per il trasporto della droga. L’uso virtuoso è invece quello di Facebook, che vuole sfruttare i droni per diffondere Internet nelle zone più povere del mondo.