Key4biz

#Datagate. Edward Snowden: ‘Agenzie di intelligence Ue? Un bazar in combutta con l’Nsa’

Unione Europea


Edward Snowden scrive all’Europarlamento e punta il dito sulle agenzie di intelligence dell’Ue definiti come un “bazar”, che in combutta con l’Nsa (National Security Agency) e con i servizi segreti britannici del Gchq hanno contribuito ad indebolire la privacy di milioni di cittadini europei a favore dei servizi segreti Usa.

 

E’ quanto emerge dalla lettera inviata dalla talpa del Datagate all’Europarlamento nel quadro dell’inchiesta Ue sullo spionaggio di massa, resa nota oggi dagli stessi eurodeputati. Nella lettera Snowden fa sapere che prima di rivolgersi alla stampa aveva denunciato il programma di spionaggio di massa dell’Nsa “ad una decina di importanti personalità ufficiali, ma nessuno mi ha dato ascolto”. Snowden ha poi ribadito di non aver avuto alcuno contatto né con il governo russo né con quello cinese, pur confermando di essere stato avvicinato dai servizi segreti russi dove si trova in asilo temporaneo.

 

“Anche i servizi segreti di Andorra mi avrebbero avvicinato, se ne avessero avuto la possibilità – aggiunge Snowden – d’altra parte è il loro lavoro”.

 

La lettera inviata all’Europarlamento non contiene novità rispetto a quanto già trapelato ampiamente sui media in relazione all’attività di spionaggio di massa condotta dall’Nsa e dai servizi segreti britannici del Gchq.

 

Per quanto riguarda i rapporti fra l’Nsa e le agenzie di intelligence europee, Snowden sostiene che l’agenzia americana aiutava quelle dell’Ue a trovare le scappatoie legali più adeguate per infiltrarsi nelle le maglie della privacy e superare tutti i paletti. La connivenza delle agenzie europee di intelligence con l’Nsa, insieme agli accordi di collaborazione siglati con le società Tlc e le web company Usa, hanno consentito di raccogliere milioni di dati relativi a cittadini Ue.

 

La testimonianza di Snowden, che accusa gli Usa di aver bloccato la sua richiesta di asilo politico in qualche paese dell’Ue, arriva nel bel mezzo del dibattito sulla revisione del trattato di libero scambio commerciale Usa-Ue (Safe Harbor agreement), che consente (per ora) alle web company Usa attive nel territorio dell’Unione di garantire con una semplice autocertificazione il rispetto delle norme Ue in materia di privacy.  Il trattato dopo il Datagate è stato congelato e in futuro società come ad esempio Google potrebbero avere dei problemi nella gestione legale di dati personali di aziende clienti.

Exit mobile version