Italia
Eutelsat Italia sta investendo molto nell’Ultra Alta Definizione e, come aveva già annunciato a Key4biz, sta per presentare al grande pubblico il primo documentario interamente girato nel nuovo standard, realizzato in collaborazione con la Rai (Video del Backstage del Documentario in Ultra HD/4k).
Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Eutelsat Italia, Renato Farina, che ci ha illustrato il progetto.
Key4biz. A breve la presentazione del documentario in Ultra HD realizzato con Rai Strategie Tecnologiche. In casa Eutelsat c’è fermento?
Renato Farina. C’è tanta emozione e tanta attesa, le tipiche sensazioni che precedono i grandi momenti. Stiamo aprendo le porte alla televisione del futuro e sentiamo il giusto peso di un’iniziativa del genere che è ricca di innovazione e di sperimentazione e che pensiamo avrà delle implicazioni rilevanti per l’intero comparto broadcast mondiale. Assieme a Rai Strategie Tecnologiche, nell’ambito di un rapporto di lungo corso, abbiamo condiviso la necessità di estendere la fase test dell’Ultra HD anche sul versante delle riprese e del montaggio delle immagini. E lo abbiamo fatto nella convinzione che i contenuti rappresentano un tassello fondamentale per l’affermazione del nuovo standard. In altri termini, grazie al documentario, che è fondato su un cast di altissimo livello e sul patrimonio artistico italiano, il pubblico potrà compiere un salto nel futuro sperimentando la straordinaria esperienza di visione permessa dall’Ultra HD.
L’intervista a Renato Farina prosegue immediatamente dopo il video.
Key4biz. Tutto questo arriva in un momento in cui in Italia si parla tanto di ‘Grande Bellezza’. Peraltro al centro del vostro progetto c’è una regista che arriva dal cinema. Com’è nato questo sodalizio?
Renato Farina. La presenza di Lina Wertmuller molto semplicemente ci inorgoglisce. Direi che conferma come l’eccellenza sia il concetto chiave di questa iniziativa. L’eccellenza che unisce arte, patrimonio architettonico e tecnologia creando un solido ponte tra la grande tradizione culturale – in questo caso italiana – e il futuro rappresentato appunto dalle trasmissioni in Ultra HD. Stiamo parlando di immagini con una definizione quattro volte superiore rispetto al full HD: una straordinaria ricchezza di dettagli che è certamente capace di valorizzare al massimo la grande bellezza artistica. Ed è solo uno dei primissimi esempi di Tv del futuro. Quando la filiera entrerà nel vivo è facile prevedere ricadute consistenti a livello dei contenuti, dei format e dei palinsesti ipotizzando un rinnovato potere del medium in tema di promozione culturale. Tornando al documentario, è difficile immaginare una trama migliore anche perché non manca l’ironia e la leggerezza.
Key4biz. Protagonista, insieme a Roma, Napoli e Venezia, anche il celebre musicista Elio. Cosa dire del suo ruolo?
Renato Farina. Interpreta Gioacchino Rossini, il protagonista del documentario che, in carrozza e in gondola, attraversa la dimensione contemporanea delle tre città ricordando le sue esperienze, gli amori, i rapporti con i vari teatri ecc. Si tratta di un racconto molto ironico e vivace che sconfessa l’idea comune di documentario visto come narrazione un po’ ingessata e didascalica. Ovviamente, la professionalità e la popolarità dell’artista aiuteranno il pubblico nella fruizione dell’opera. E noi agevoleremo questo processo portando il contenuto in varie manifestazioni nazionali e internazionali.
Key4biz. Quali le iniziative che Eutelsat ha in programma per diffondere il messaggio “In Ultra HD è meglio”?
Renato Farina. Sicuramente gli eventi destinati al pubblico sono occasioni importanti per diffondere la conoscenza della tecnologia. Quindi proseguiremo su questo fronte sfruttando anche appuntamenti di grande richiamo, anche per il pubblico italiano. D’altro canto abbiamo intenzione di proseguire con le sperimentazioni assieme a nostri clienti e partner su vari ambiti della filiera, secondo un approccio che abbiamo assunto fin da subito. Con Rai Strategie Tecnologiche abbiamo iniziato tanti anni fa con le prime trasmissioni analogiche via satellite. Poi il percorso ci ha portato all’HD e ora stiamo varcando l’era dell’Ultra HD.
Key4biz. Ultra HD via Web: una minaccia o un rischio concreto?
Renato Farina. Se ne parla molto ma forse bisogna essere prudenti sulla possibilità concreta che l’Ultra HD arrivi agli utenti via Web. Il discorso è eminentemente tecnico. Sappiamo bene che la trasmissione Ultra HD richiede una certa quantità costante di banda e di bit rate. Con i nuovi sistemi di codifica HEVC si parla di almeno 20 Megabit. Sul versante Web, invece, c’è qualcuno che ritiene di poterlo assicurare le trasmissioni con una capacità di 3,5 Megabit usando lo streaming adattativo. In questo modo, però, pur continuando a mantenere la connettività sullo schermo dell’utente, il segnale si degrada riducendo la qualità dell’immagine. Il che suona come contraddizione per l’Ultra HD che nasce proprio per garantire il massimo della qualità dell’immagine.