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Chiusura in Borsa in leggero ribasso per TI Media che ieri a mercati chiusi ha presentato il bilancio 2013. Il titolo segna -0,89% a 0,133 euro con un indice Ftse MIB a +1,38%.
Ricavi al ribasso per TI Media, controllata da Telecom Italia, che però riesce a ridurre il profondo rosso mentre avanzano lentamente le trattative con L’Espresso per l’alleanza nelle frequenze televisive. Secondo le ultime indiscrezioni pare, infatti, che l’azienda voglia mantenere in pancia uno dei multiplex di maggior valore per i futuri servizi tlc.
E mentre si sta valutando le diverse soluzioni, non arriva il via libera al progetto per la creazione di un unico operatore di rete ma solo un’informativa ai consiglieri.
Il board di TI Media ieri si è infatti limitato a esaminare “lo stato di avanzamento del progetto di integrazione tra Telecom Italia Media Broadcasting e le attività di Rete A (Gruppo L’Espresso), volto alla valorizzazione dei rispettivi asset anche attraverso la realizzazione di sinergie industriali”.
Secondo fonti finanziarie, inizialmente si voleva costituire una joint-venture partecipata al 70% da TI Media e per il restante 30% da Gruppo L’Espresso per una valutazione complessiva di circa 300 milioni di euro. In un secondo momento Telecom ha, però, manifestato la volontà di mantenere la proprietà del canale 55 Uhf, per cui si è passati a ragionare sull’idea di creare una New Co. che controlli solo quattro frequenze (Due di TIMB e due dell’Espresso).
L’idea sarebbe quella di tenere in pancia il canale 55 Uhf che verrebbe dato solo in gestione alla New Co mentre la proprietà resterebbe in capo a Telecom.
Il segnale forte che arriva da questa scelta è che all’interno di questo accordo si dà un valore diverso a questo canale, non solo per la qualità del segnale che assicura, ma soprattutto perché cade nella banda 700 MHz che sarà liberata a favore dei servizi di banda larga mobile.
Ragione per la quale Telecom preferisce essere prudente, consapevole che da novembre 2015 quel canale cambierà natura e su quella banda di frequenza si potranno fare in modo coprimario servizi televisivi e di banda larga mobile.
Per quanto riguarda il bilancio 2013, TI Media chiudecon una perdita di 132 milioni di euro rispetto al rosso di 240,9 milioni del 2012. I ricavi consolidati sono pari a 72,2 milioni di euro, in diminuzione di 3 milioni di euro rispetto all’anno precedente (75,2 milioni di euro). A margine del Cda, la società ha spiegato che tale riduzione è “sostanzialmente attribuibile alla cessazione, da parte dell’Operatore di Rete, delle attività al servizio delle reti analogiche di LA7 e MTV a seguito dello swith-off nazionale completato nel 2012“.
L’Ebitda ha segnato 30,2 milioni, (33 nel 2012), l’Ebit a 1,8 milioni (-64 milioni nel 2012). L’indebitamento finanziario netto è pari a 259,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto a fine 2012 (260,1 milioni di euro).
L’andamento è principalmente attribuibile al flusso di cassa netto derivante dalla cessione di La7 a Urbano Cairo nel marzo scorso (+106,4 milioni di euro) e dalla vendita di MTV Italia (-6,5 milioni di euro), compensati dalla rinuncia al credito finanziario da parte di Telecom Italia per complessivi 110,0 milioni di euro.