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Sono 119 milioni nei 10 maggiori mercati globali i sottoscrittori di servizi Lte nel 2013, a fronte di circa 130 milioni di abbonati a livello globale, rispetto ai 69 milioni del 2012. La parte del leone la fanno Corea del Sud, Usa e Giappone. E’ quanto emerge dallo studio “LTE 2014 – Markets & Trends” realizzato da IDATE, secondo cui il giro d’affari dell’Lte è pari a 57 miliardi di euro nel 2013. La società di analisi prevede un boom di nuovi abbonati a livello globale, che raggiungeranno quota 1,3 miliardi nel 2017, per un fatturato globale di 400 miliardi di euro.
Intanto, sono già 450 milioni gli operatori Tlc che stanno avviando servizi Lte, a fronte di un migliaio fra smartphone e tablet compatibili con lo standard 4G. Nel secondo trimestre del 2013 erano già 19 le bande di frequenza radio usate per la trasmissione Lte. Intanto, lo standard TD-Lte, adottato per lo più in Cina, fatica ancora ad affermarsi, con appena 2 milioni di sottoscrittori globali alla fine del 2013. Il 60% del traffico generato su reti Lte è costituito da video. L’Lte è utilizzato anche per servizi fissi.
A metà 2013 il 54% dei sottoscrittori Lte si trovano negli Usa, con Verizon Wireless che conta la maggior parte degli abbonati. Verizon ha già coperto il 96% della popolazione con reti Lte.
A metà 2013 c’erano soltanto 200 reti commerciali Lte operative, parte Fd e parte Td, di cui appena 20 reti Td-Lte e 180 reti Fd-Lte.
Il nuovo standard Lte Advanced è stato lanciato in Corea del Sud nel secondo semestre del 2013. I tre principali operatori Lte sono al momento Verizon, AT&T e NTT Docomo.
