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#LaGrandeBellezza, Eurispes: ‘Bene l’Oscar ma il cinema resta in crisi’

Italia


L’Italia festeggia ancora l’Oscar al regista Paolo Sorrentino per il film ‘La Grande Bellezza‘ ma l’industria del cinema è ancora in difficoltà e stenta a risalire la china.

Commentando la vittoria di Sorrentino, Eurispes osserva che si tratta ‘decisamente’ di “un buon segno per l’industria cinematografica italiana anch’essa alle prese ormai da anni con la crisi economica”.

Tuttavia la crisi resta: ben il 66,6% degli italiani, nel quadro di una riduzione generale delle proprie spese per il tempo libero, ha preso l’abitudine di guardare un film in dvd o in streaming invece di andare al cinema (dati Eurispes 2014).

 

La quota, indica ancora Eurispes, fa registrare un evidente calo rispetto al biennio precedente (nel 2011 era il 53,7%), a indicare che anche un settore tradizionalmente anticiclico, come il cinema, e dal costo relativamente contenuto rispetto ad altri svaghi, ha iniziato a soffrire all’accentuarsi della crisi economica.

 

L’Eurispes ha quindi effettuato un’analisi sulla base dei dati resi disponibili da Mibac-DGCinema – Anica. Nel 2013 sono stati distribuiti in Italia 453 nuovi film (in aumento rispetto ai 364 del 2012), di cui 161 quelli a capitale interamente italiano o coprodotti (erano 127 nel 2012). Esaminando la nazionalità dei film di nuova uscita si riscontra il primato degli Usa, con 148 nuove pellicole, seguiti da vicino dai film italiani (145, in aumento rispetto ai 112 del 2012). Terza la Francia (46), quarta l’Inghilterra (30). Le caratteristiche dell’industria cinematografica italiana, composta da pochissime major (sostanzialmente solo Medusa e Rai Cinema) e numerose case produttrici di piccole dimensioni, determinano un volume importante di film low budget.

 

Nello scorso anno, continua Eurispes, si contano nel nostro Paese 1.063 cinema, per un totale di 3.256 schermi. Il mercato cinematografico nazionale, caratterizzato da tempo da scarsa salute, a dispetto di sporadiche e isolate buone stagioni, fa registrare nel 2013 risultati non entusiasmanti, ma pur sempre più positivi rispetto al 2012. Sia gli incassi sia le presenze in sala fanno segnare una crescita rispetto all’anno precedente: rispettivamente 618.353.030 euro (+1,4% rispetto ai 609.531.588 del 2012) e 97.380.572 presenze (+6,5% rispetto ai 91.388.569 del 2012).

 

Tra le poche eccezioni nel 2013 si annovera l’affermazione, persino inattesa, di due film d’autore d insoliti come ‘La migliore offerta’ di Tornatore (9.301.607 euro di incasso e 1.520.043 presenze) e ‘La Grande Bellezza’ di Sorrentino (6.770.361 euro e 1.108.859 presenze).

 

Le difficoltà incontrate in numerose stagioni dal cinema nazionale sono anche effetto della sempre maggiore marginalità delle monosale cittadine rispetto alle multisale. E’, infatti, soprattutto nelle sale tradizionali, frequentate da un pubblico più maturo rispetto a quello dei multiplex, che trovano spazio le pellicole italiane. Le monosale continuano però a perdere pubblico e a chiudere anche perché senza le risorse necessarie a finanziare la conversione al digitale, con un ulteriore indebolimento del mercato italiano. nell’ultimo decennio in Italia hanno chiuso ben 800 sale, il 20% delle quali d’essai. (R.N.)

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