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Il 98% dei malware mobili prende di mira Android, il sistema operativo di Google che paga lo scotto della sua popolarità diventando l’obiettivo preferito di hacker e cyber criminali di ogni specie e risma.
L’allarme arriva da Kaspersky Lab, fornitore globale di soluzioni di sicurezza e anti virus, che mette in evidenza il principale tallone d’Achille di Android: i possessori di smartphone in linea di massima non tengono aggiornati gli strumenti di protezione del sistema operativo forniti ciclicamente dai produttori del loro dispositivo. Dopo un anno dall’acquisto dello smartphone, l’utente dovrebbe procedere ad un upgrade generale degli strumenti di protezione del device. Ma ciò di norma non avviene.
Un esempio per tutti è la rapida diffusione del malware Svpeng, capace di rubare i soldi degli utenti sottraendoli direttamente dal conto bancario della malcapitata vittima e non quelli depositati nello smartphone. Svpeng sfrutta “una vulnerabilità sconosciuta in passato per auto proteggersi e impedire la sua rimozione manuale o tramite antivirus”, fa sapere Kaspersky lab.
Nel biennio 2012-2013 Kaspersky ha scoperto 10 milioni di pacchetti infetti installati nei device degli utenti. Nel 2013, 3,5 milioni di installazioni infette sono state utilizzate da cyber criminali per distribuire malware mobili.
Un fenomeno, quello dei malware, destinato a crescere in maniera esponenziale in futuro, visto che l’85% della popolazione possiede uno smartphone, il 96% lo utilizza per scattare foto e il 70% per scattare “selfie”. Secondo stime dell’Intel IT Center, fra il 2012 e il 2013 mobile messaging e uso social di smartphone e tablet sono aumentati del 203%.
Secondo i dati diffusi dalla società di ricerca Informa Telecoms Media, sono stati venduti nel 2013, a livello mondiale, secondo la società di ricerche, circa 816 milioni di nuovi smartphone, il 70% con sistema operativo Android. Ognuno di essi è un potenziale obiettivo per i criminali informatici che, attraverso virus e altri pericolosi software infetti, sono ormai in grado di superare le più tradizionali soluzioni di difesa fin qui adottate.