Pay Tv, anche Al Jazeera nel risiko dei diritti del calcio

di Raffaella Natale |

La Tv araba sarebbe pronta a spendere 1 mld per il controllo della spagnola Digital+. Partita d’azzardo che inevitabilmente si incrocia con la prossima asta per il campionato italiano di calcio.

Europa


Diritti Tv calcio

Il mercato della pay tv è in pieno fermento, sia in Europa che negli Usa dove solo alcuni giorni fa c’è stata la maxi operazione Comcast su Time Warner. La vicenda spagnola che riguarda il futuro di Digital+ in vista della cessione della quota di maggioranza di Prisa e la costituzione della New Co. di Mediaset tra Italia e Spagna smuovono acque già agitate dall’impennata dei costi dei diritti tv del calcio che hanno raggiunto cifre esorbitanti, spingendo anche chi i soldi non ce li ha ad andare a cercarli pur di non rimanere fuori da questa grande e folle partita (vedi Mediaset per la Champions League, ndr). Senza tralasciare che in Italia è in corso l’asta per aggiudicarsi i diritti televisivi del campionato di Serie A.

 

Secondo indiscrezioni riportate da El Confidencial, Al Jazeera avrebbe messo sul piatto 1 miliardo di euro per accaparrarsi il 56% di Digital+ ed entrare così con forza sul mercato spagnolo, costituendo in Europa un altro avamposto dopo la Francia.

Lunedì la tv araba dovrebbe presentare l’offerta vincolante mentre si susseguono gli incontri nella sede di Prisa per trovare il giusto compromesso.

Una cifra molto grossa, fuori dalla portata degli altri operatori in lizza che avevano offerto circa 600 milioni di euro, da Liberty Global a 21st Century Fox di Rupert Murdoch, che in Italia controlla Sky, o di Mediaset e Telefonica che, avendo il 22% ciascuno di Digital+, hanno un diritto di prelazione sulla quota di Prisa.

 

Cosa succederà sul mercato spagnolo? Mediaset e Telefonica si metteranno da parte e guarderanno l’avanzata di Al Jazeera? Murdoch andrà al rilancio?

 

A quanto risulta a Key4biz, al momento sia Mediaset che Telefonica si stanno consultando per decidere sul da farsi.

Se Al Jazeera comprasse il 56% di Prisa, loro resterebbero con una quota di minoranza in una società governata dalla Tv araba e la New Co. alla quale sta lavorando l’azienda di Cologno Monzese perderebbe valore. Difficile inoltre che Mediaset e Telefonica diano a Murdoch la possibilità di entrare in Digital+.

 

Una partita importante e rischiosa che inevitabilmente si incrocia con l’asta in corso in Italia per i diritti di serie A. L’advisor Infront ha garantito alla Lega Calcio 1 miliardo di euro l’anno per sei anni e non è ben chiaro chi al momento sia in grado di dargli questa cifra, tanto più che nei documenti inviati all’Agcom in vista dell’asta, ha fatto chiaramente capire che voglia le mani libere per valorizzare al massimo la vendita dei diritti.

 

Difficile fare previsioni di quella che sembra una partita d’azzardo, ma necessaria se si vuole restare forti sul mercato dei contenuti televisivi a pagamento.

Al Jazeera in Spagna ha mosso una pedina importante, sfidando gli assetti europei finora Sky-centrici.

 

E se Telefonica ha altre questioni aperte che la tengono impegnata, diverso è il caso di Berlusconi e Murdoch.

Il fatto di non avere questa disponibilità di cassa conta poco, almeno guardando a quanto è successo alcuni giorni fa quando Mediaset, che tanto in salute non è, ha comprato per 700 milioni di euro i diritti della Champions League.  

Questo sicuramente segna la tendenza di questo mercato, dove a dare il colpo d’accelerata è stata British Telecom che ha pagato più del doppio rispetto al precedente triennio per trasmettere in esclusiva la Champions e l’Europa League: la cifra è di 897 milioni di sterline per tre anni, poco più di 1 miliardo di euro contro i 500 mln spesi precedentemente da Sky.

 

Senza il calcio è difficile restare un attore sul mercato pay. Si è quindi scatenata, così come era successo nella prima fase della pay tv, la gara per la conquista di interi mercati, offrendo cifre superiori alle possibilità di rientro.

Questo ha scatenato una feroce concorrenza con un apprezzamento dei valori che metterà in difficoltà i bilanci degli operatori della pay tv nei prossimi anni. 

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