Brasile
Tim Brasil, controllata brasiliana di Telecom Italia, ha chiuso il 2013 con ricavi netti complessivi a 19,9 miliardi (6 miliardi di euro) in aumento del 6,2% e ricavi da servizi mobili in salita del 3,5%. L’Ebitda si è attestato a 5,2 miliardi di reais (+3,9%) e l’utile netto ha raggiunto quota 1,506 miliardi di reais (458 milioni di euro), in crescita del 3,9%. Nel corso dell’ultimo Cda l’amministratore delegato Marco Patuano ha introdotto procedure speciali ad hoc nell’eventualità di possibili offerte che dovessero arrivare sul tavolo dell’azienda. Offerte che per ora non sono arrivate.
Intanto, il Ceo di Tim Brasil Rodrigo Abreu spegne ulteriormente le voci di un possibile passaggio di mano dell’azienda: “Questi rumor non ci preoccupano”. Il balletto di cifre sul valore di Tim Brasil e sul suo futuro tiene banco da settimane in Italia.
Nel quarto trimestre il risultato netto si è attestato a 499 milioni di reais in crescita del 7,9%, i ricavi netti a 5,183 miliardi, in aumento del 3,1% e l’Ebitda a 1,499 miliardi (+5,2%). Il debito lordo è pari a 4.867 milioni (+13,7%), il debito netto 420,8 milioni cash rispetto a 151,1 milioni dell’anno prima.
Rodrigo Abreu: ‘Voci di cessione non incideranno sul nostro lavoro’
“Telecom non ha interesse a vendere Tim Brasil”, che è un asset strategico per il gruppo, “non c’è alcun processo di negoziazione in corso per la vendita di Tim”. Così ha dichiarato – come riporta Bloomberg – Rodrigo Abreu, Ceo di Tim Brasil, durante la conference call per la presentazione dei conti 2013. Abreu ha spiegato che Tim stima un Ebitda e ricavi in crescita “mid to single digit” nel 2014-2016, il piano 2014-2016 considera una crescita più modesta.
Le speculazioni sul futuro di Tim Brasil, asset considerato strategico da Telecom Italia e anche dai sindacati, non impatteranno sul percorso strategico della società. Lo ha detto il ceo Rodrigo Abreu. Nella lettera agli azionisti, il numero uno del Brasile spiega che “alla fine del 2013 ci sono state molte notizie e speculazioni sul futuro di Tim e di un eventuale consolidamento nel mercato brasiliano”, di grande importanza per il gruppo Telecom Italia e altri azionisti.
“Mi sono personalmente impegnato – continua Abreu – a garantire che le voci non abbiano un impatto sul nostro lavoro e non toglierà l’attenzione dalla sua esecuzione quotidiana. Siamo pienamente impegnati nella realizzazione del nostro piano triennale e non lasceremo che i rumor e le speculazioni sulla nostra azienda ostacolano i nostri risultati e ci distolgano dal nostro percorso strategico”.
Abreu sottolinea che “molto è stato fatto nel 2013 sul miglioramento dell’infrastruttura e continueremo a lavorare a un ritmo intenso nel 2014”. “Ora siamo molto più preparati per il prossimo salto che verrà con l’intenso sviluppo dei servizi dati”.
Il Ceo di Tim Brasil illustra le sfide per il 2014: continuare a sviluppare il potenziale della base clienti, che oggi è la più grande comunità di utenti nel mercato brasiliano, attraverso la sostituzione fisso-mobile, soprattutto nell’uso dei dati mobili; continuare a perseguire la leadership di mercato, soprattutto nella crescita dei ricavi e dei risultati finanziari; anticipare la distribuzione e il lancio di soluzioni innovative e offerte; ampliare la qualità e la copertura in infrastrutture, “sempre alla ricerca dell’eccellenza operativa in tutto ciò che facciamo. Sono convinto che siamo sulla strada giusta”.