Europa
Il 70% degli europei scarica film da Internet o li guarda in streaming, legalmente o illegalmente, mentre il 40% dei proprietari di smartphone e più del 60% di proprietari di tablet guardano film sui loro dispositivi.
E’ quanto emerge da uno studio della Commissione europea, secondo cui questi comportamenti sono dovuti anche alla scarsa attenzione dell’industria cinematografica europea verso le potenzialità offerte dai diversi tipi di piattaforme online.
Il pubblico, infatti, dimostra un grande interesse per il cinema, che però viene frustrato dalla lontananza delle sale cinematografiche (per il 14% degli intervistati la sala più vicina è a più di 30 minuti di strada dalla propria abitazione) e da un cartellone spesso limitato.
Ma qual è il profilo dello ‘scaricatore’ di film dal web?
Per lo studio – che identifica 5 diversi tipi di pubblico – quelli che scaricano film gratuitamente appartengono al gruppo del ‘filmomani iperconnessi‘: sono, cioè, giovani nati nell’epoca digitale, abitanti di città e con un buon livello di istruzione e una buona dotazione di dispositivi multimediali. I ‘filmomani iperconnessi‘ sono interessati alla diversità del panorama cinematografico ma scoraggiati dai costi e dalla scelta limitata dell’offerta legale.
Lo studio identifica poi altri gruppi di spettatori:
- I ‘cine-selettivi indipendenti con poco tempo a disposizione‘ (22% degli spettatori europei di film). Si tratta per lo più di adulti con pochi o nessun figlio, donne tra i 26 e i 50 anni con reddito medio, con un livello di istruzione relativamente elevato e operanti in ambito universitario e nell’insegnamento.
- Gli ‘appassionati dei film di cassetta che fanno tendenza‘ (16% degli spettatori), sono quelli che guardano per lo più i blockbuster statunitensi. Vivono in zone meno urbanizzate ed hanno un accesso più limitato alle sale cinematografiche.
- Gli ‘spettatori occasionali di film di grande richiamo‘ (21% degli spettatori europei di film). Guardano un minor numero di film e, in generale, seguono meno il mondo dei media e della cultura.
- Gli ‘indifferenti nei confronti del cinema‘ (16% degli spettatori) guardano di gran lunga il minor numero di film e, in generale, sono tagliati fuori dalla maggior parte delle attività culturali diverse dalla televisione e dai videogiochi.
Lo studio fa da corollario al programma ‘Europa creativa‘ avviato il 1° gennaio con una dotazione di 1,46 miliardi di euro per i prossimi sette anni e l’obiettivo di rafforzare la domanda di film, migliorare la loro distribuzione transfrontaliera e raggiungere nuove fasce di pubblico in Europa e fuori dai suoi confini.
Il sotto-programma MEDIA, in particolare, prevede stanziamenti per 6 milioni di euro all’anno per incoraggiare l’innovazione nel settore audiovisivo e nei prossimi 7 anni sosterrà 2.000 sale cinematografiche e 800 film europei.
Il Commissario Ue alla cultura, Androulla Vassiliou, nel commentare lo studio, si è rivolta ai registi, incoraggiandoli a sfruttare al meglio i finanziamenti erogati da Europa creativa. Il sostegno che il sotto-programma MEDIA in particolare offre alla distribuzione e allo sviluppo di film “può prospettare ai registi nuovi sbocchi che serviranno ad arricchire la diversità culturale dell’Europa e ad accrescere l’accesso del pubblico a film di grande qualità”, ha affermato Vassiliou.