Unione Europea
La Commissione Ue conferma d’aver ricevuto pochi giorni fa un nuovo dossier – il terzo – da parte di Google con una serie di nuove proposte per rispondere alle accuse di abuso di posizione dominante sul mercato della ricerca online.
“Siamo a un punto di svolta nelle indagini“, ha riferito una fonte europea, secondo la quale nelle prossime settimane Bruxelles prenderà una decisione definitiva.
Giusto qualche giorno, il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, ha dichiarato che se Google non avrebbe presentato proposte migliori rispetto a quelle di settembre nel tentativo di giungere a un accordo, si sarebbe aperta la procedura antitrust, come previsto dall’articolo 7 del Regolamento Antitrust. Una procedura che potrebbe trascinarsi per anni, ma che potrebbe sfociare in una multa da miliardi di dollari.
Le proposte di Google sono state sottoposte al riscontro dei concorrenti, il cui parere – ha detto Almunia – è stato “chiaramente negativo“.
“Abbiamo bisogno di misure migliori, e non nei prossimi anni, ma nelle prossime settimane”, ha detto Almunia, sottolineando che la risposta di Google sarà “l’ultima chance” per l’azienda di Mountain View, di raggiungere un accordo.
La Ue sta indagando sulle presunte pratiche anti-competitive di Google sul mercato della web search e della pubblicità online, che metterebbe in cima alla lista dei risultati di ricerca i propri servizi a svantaggio di quelli concorrenti.
L’indagine europea per sospetto abuso di posizione dominante è stata aperta nel 2010, dopo che l’Antitrust ha ricevuto diverse denunce contro il motore di ricerca, tra cui quella del portale Ciao, rilevato da Microsoft nel 2008. Il gruppo di Redmond ha quindi presentato una propria denuncia nel marzo del 2011 insieme ad altre web company.