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“Vorrei ricordare ai parlamentari che in questi mesi mi hanno attaccato sul regolamento per la tutela del copyright online che il regolamento lascia inalterate le garanzie giurisdizionali, non pregiudica che il Parlamento possa legiferare in questo campo“. Lo ha detto oggi il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani, al workshop di Confindustria Radio Televisione “Copyright online: nuove regole per nuovi scenari digitali” che si è tenuto a Roma.
Il presidente dell’Autorità questa mattina “si è tolto qualche sassolino dalle scarpe” e ha ricordato che “Il Parlamento non ha bisogno che l’Agcom si faccia da parte, può intervenire in qualsiasi momento perché il Parlamento è sovrano” per la regolazione del diritto d’autore online. “Il nostro regolamento ha valenza amministrativa e non pregiudica in alcun modo che il Parlamento legiferi in questo campo con un’azione legislativa in materia – ha detto Cardani – Diversi parlamentari, singolarmente, mi hanno chiesto di farmi da parte in questi mesi”.
Il presidente ha ricordato i principi di fondo del nuovo regolamento, che entrerà in vigore il 31 marzo. In primo luogo la necessità di promuovere l’educazione alla legalità nella fruizione dei contenuti online. La necessità di promuovere l’offerta legale di contenuti a prezzi accessibili. La garanzia del principio di legalità e proporzionalità (“Noi non aggiriamo la magistratura ordinaria, alla quale ci si può rivolgere in ogni momento per tutelare i propri interessi”, ha detto Cardani). E’ previsto che gli interventi di enfrocement avvengano sempre in primo luogo per contrastare violazioni massive e non nei confronti di singoli di downloaders.
“Il regolamento è una ragionevole sintesi degli interessi e dei contributi di tutti gli e recepisce le osservazioni della Commissione Europea – ha detto Cardani – L’obiettivo del regolamento è ristabilire la legalità in tempi rapidi con interventi amministrativi. L’intervento giurisdizionale è possibile in ogni momento del provvedimento”. L’obiettivo di fondo del regolamento è convincere la gente che il download illegale è analogo al furto di supporti fisici. Il presidente Cardani considera scontato il ricorso al Tar contro il regolamento e il suo successivo passaggio in Consiglio di Stato prima della definitiva applicazione.