Mondo
Trimestrale oltre le attese per Microsoft, che ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2013/14 con un utile netto in aumento del 3% a 6,6 miliardi di dollari. L’utile per azione è stato di 78 cents, 10 in più di quanto stimato dagli analisti. Anche il fatturato ha segnato un incremento del 14% a 24,5 miliardi di dollari.
Risultati che sono il frutto della “trasformazione strategica” del gruppo, che ha spostato il baricentro delle attività verso i dispositivi e i servizi, nonché degli sforzi volti a contenere i costi, come ha spiegato la CFO Amy Hood.
Particolarmente forti sono state le vendite di Xbox (7,4 milioni le console vendute nel trimestre, di cui 3,9 di Xbox One, uscita prima di Natale insieme alla concorrente Playstation 4 di Sony) e di tablet Surface, queste ultime cresciute a doppia cifra e passate da 400 a 893 milioni di dollari, ossia più del fatturato generato dai tablet in tutto il 2013. La divisione resta tuttavia in perdita nel trimestre per 39 milioni di dollari.
Nel complesso, la divisione Device & Consumer ha registrato un aumento dei ricavi dell’13% a 11,91 miliardi di dollari.
Importante anche l’andamento del fatturato della divisione che si occupa di servizi alle imprese (server e servizi cloud), cresciuto del 10% a 12,67 miliardi di dollari.
“I miglioramenti che più ci incoraggiano sono quelli ottenuti nelle aree in cui francamente dovevamo fare meglio”, ha spiegato la Woods.
“Abbiamo imparato molto e abbiamo fatto molti progressi, ma c’è ancora tanto lavoro da fare”, ha aggiunto la Woods riferendosi, in particolare, al business dei telefonini: Microsoft, che controlla il 4% del mercato mobile mondiale, completerà a marzo l’acquisizione della divisione cellulari di Nokia, che ieri ha presentato risultato poco entusiasmanti, con vendite in calo del 29% a 2,63 miliardi di euro.
“Il nostro segmento commerciale ha continuato a fare meglio del mercato nel suo complesso, e il segmento Device & Consumer ha avuto un ottimo trimestre”, ha dichiarato il Ceo Steve Ballmer, che si appresta a lasciare l’azienda a breve dopo aver annunciato le sue dimissioni lo scorso agosto.
Quanto ai software, le vendite di licenze Windows ai produttori di Pc sono scese ‘solo’ del 3%. Barclays aveva previsto un calo dell’8%.
Sul fronte della successione a Ballmer, le bocche sono ancora cucite e le indiscrezioni si rincorrono, mettendo quasi in secondo piano le buone performance trimestrali del gruppo. L’ultimo ‘papabile’ in ordine di tempo è il Ceo di Ericsson Hans Vestberg. Tra gli altri candidati, il responsabile cloud computing dell’azienda Satya Nadella e l’ex Ceo di Nokia Stephen Elop, rientrato in Microsoft dopo l’acquisizione della divisione cellulari della casa finlandese. Altri papabili secondo Bloomberg sarebbero anche Tony Bates, Executive Vice President di Microsoft, e il Chief Operating Officer Kevin Turner. Tramontata invece la pista che portava a Alan Mulally, numero uno di Ford, che si è ritirato dalla contesa.