Audience Tv: già partiti i test Nielsen sui pc di 200 famiglie italiane

di Raffaella Natale |

Nel corso dell’anno le sperimentazioni per la misurazione dell’ascolto si estenderanno ai tablet.

Italia


Tv sul pc

L’esplosione dei device mobili e dell’uso di servizi in streaming per film e programmi televisivi sta rivoluzionando il mercato audiovisivo e della pubblicità. Anche la misurazione degli ascolti sta abbandonando i vecchi modelli per adeguarsi ai nuovi tempi e al digitale.

Nei prossimi anni assisteremo – osserva Angelo Amoroso, CEO di Nielsen TV Audience Measurement in Italia – a importanti cambiamenti nel modo e nell’oggetto della misurazione: il televisore sarà sempre meno l’unico mezzo di fruizione ma si affermerà una visione anche su tablet e computer”.

 

Alla fine del 2013 è stato firmato il rinnovo del contratto con Auditel per la fornitura del servizio di misurazione dell’audience televisiva in Italia nei prossimi tre anni (con un’opzione di estensione per ulteriori due).

Auditel e Nielsen hanno stretto un accordo, spiega Amoroso, con l’intenzione di “affrontare questa complessità e dare al mercato le risposte che questo si attende, nella consapevolezza che senza la misurazione di queste nuove forme di fruizione non potrebbe esserci un’adeguata valorizzazione delle stesse e verrebbe a mancare la linfa vitale per il loro sviluppo”.

 

Il contratto prevede, oltre alla misurazione tradizionale, un impegno di Nielsen a mettere a punto un sistema di misurazione dell’ascolto televisivo su computer e tablet.

“Sui primi – sottolinea Amoroso – la soluzione tecnica è già operativa e un campione di test di 200 famiglie è già monitorato. Nonostante l’esiguità del campione, che comunque sarà esteso nel corso del 2014, gli ascolti ottenuti, confrontati con i dati interni degli editori più importanti, hanno evidenziato una notevole coerenza. Per quanto riguarda la misurazione dell’ascolto su tablet, prevediamo di attivare sperimentazioni con la collaborazione dei principali editori nel corso del 2014″.

Le novità non riguarderanno solo la misurazione di nuovi devices ma anche quella di nuovi contenuti non lineari.

“Anche in questo caso – aggiunge Amoroso – Nielsen si è contrattualmente impegnata a mettere a punto soluzioni per la misurazione del video on Demand basate sull’applicazione del watermarking. Questo sistema, già ampiamente collaudato da Nielsen negli USA, consiste nella codifica a monte dei contenuti e dall’impiego di meter in grado di leggere questi codici. Per tale scopo Nielsen e Auditel hanno concordato un piano di sostituzione dei meter attualmente utilizzati con un sistema meter di nuova generazione adatto allo scopo”.

 

Questi nuovi mezzi saranno utilizzati soprattutto per rivedere contenuti già trasmessi in TV o per contenuti on demand (film o serie televisive). “Lo stesso televisore connesso a internet darà la possibilità al telespettatore di accedere a contenuti su sua specifica richiesta. Il mondo dell’intrattenimento sta diventando una specie di grande self service dove ognuno riesce a vedere praticamente ciò che vuole,  quando vuole”.

 

I singoli operatori dovranno affrontare un contesto caratterizzato da una concorrenza molto più forte rispetto al passato. Il digitale ha riversato nelle case degli italiani una quantità di canali senza precedenti e la connessione a internet ha portato e porterà due tipi di concorrenza nuova: quella degli archivi televisivi e quella dei servizi on Demand (prevalentemente film a pagamento). Il fenomeno di Netflix negli USA è in tal senso illuminante.

“In estrema sintesi – conclude Amoroso – possiamo dire che chi avrà il compito di misurare l’audience dovrà gestire una complessità senza precedenti, alimentata dal circolo virtuoso tra mezzi e contenuti e dalla determinazione con cui editori e providers intenderanno sfruttare le potenzialità della tecnologia per fare business”.

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