Italia
Si chiude rimandando ad altra seduta gli interventi parlamentari che dovevano seguire all’audizione del presidente Agcom Angelo Cardani davanti alle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera sul diritto d’autore online.
Il presidente dell’11a Commissione, Giancarlo Galan, senza alcuna ragione plausibile, spiazzando tutti coloro che attendevano col fiato sospeso questo momento che sicuramente sarebbe stato di acceso, ma interessante, confronto tra favorevoli e oppositori al Regolamento Agcom approvato a dicembre, ha rinviato a data da destinarsi il dibattito, cancellando gli interventi, tanti, di tutti coloro che si erano iscritti a parlare.
Nonostante la grande attesa per questo confronto su tematiche che hanno infiammato il dibattito nazionale a ridosso dell’approvazione a dicembre del controverso Regolamento, si è deciso di far slittare a un altro appuntamento le osservazioni sul testo anche se, come ha osservato l’on. Mirella Liuzzi del M5s, “la tempistica è sbagliata visto che le disposizioni sono già state approvate e quindi le rilevazioni non potrebbero comunque essere integrate” al testo approvato.
Resta che non è stato possibile dar spazio al contradditorio e ci si è dovuti accontentare di una ‘conferenza’ di Cardani sugli aspetti fondamentali sui quali si basa questo Regolamento, ormai arcinoti e su cui si è ampiamente scritto e parlato, senza aver avuto modo di ascoltare le domande e le risposte dei membri dell’Autorità su questioni essenziali, quali appunto la competenza dell’Agcom in materia di enforcement.
Cardani si è limitato a dire che “L’attività dell’Agcom in materia è apparsa “necessaria in
quanto il legislatore italiano, principale depositario della competenza in materia, per sua stessa ammissione attraverso le parole del Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali Simonetta Giordani, ha sostanzialmente ammesso che nuovi interventi sul diritto d’autore nel web dovranno attendere il processo di revisione europeo delle normative sul copyright, che avverrà non prima dei prossimi due anni”.
Tralasciando, però, che non tutti la pensavano come la Giordani. Il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini aveva auspicato l’intervento del legislatore così come aveva fatto il Ministro agli Affari esteri, Emma Bonino, per la quale “non spetta all’Agcom predisporre sanzioni in materia di proprietà intellettuale”.
Anche il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giovanni Legnini, nell’intervista a Key4biz era stato molto chiaro : “La materia del diritto d’autore è di tale vastità che richiede un intervento riformatore più incisivo. Se l’Agcom non è intervenuta finora, è perché c’è un’incertezza normativa”.
Posizioni del resto condivise da tanti parlamentari, senza considerare che sulla riforma del diritto d’autore online sono state presentare diverse proposte di legge tra cui quella a firma dell’on. Liuzzi del M5s e quella del senatore del Pd Felice Casson.
Intanto il tanto atteso dibattito non c’è stato. Peccato!