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Facebook non è interessato solo al mobile, anzi, le ultime operazioni, come l’inserimento degli spot video e l’acquisto di SportStream, indicano che si sta muovendo in modo sempre più deciso verso il settore media, cercando di accaparrarsi una bella fetta del crescente mercato della pubblicità digitale e diventando, magari, anche un fornitore di notizie.
Il gruppo ha, infatti, acquistato per una cifra non svelata la startup americana SportStream, nata solo 18 mesi fa che raccoglie real time notizie sportive per poi fornirle a diversi operatori, tra cui broadcaster, editori e associazioni di settore.
Un modo per diversificare l’uso della piattaforma e renderla maggiormente funzionale per i partner del mercato media e dell’hi-tech.
Si procede a grandi passi verso la possibilità di diventare un contenitore di notizie, come aveva già anticipato qualcuno, sfruttando le nuove frontiere del cosiddetto giornalismo robotizzato?
Forse sì, intanto da domani i video pubblicitari dovrebbero cominciare ad apparire automaticamente sui feed di alcuni utenti, sia da computer che da dispositivi mobili. Partiranno con l’audio disattivato e saranno di breve durata, fino a 15 secondi. Il prezzo? Un inserzionista che voglia raggiungere tutti gli utenti di età compresa tra i 18 e i 54 anni dovrebbe pagare fino a 2 milioni di dollari al giorno.
Non è ancora chiaro quante società abbiano già comprato spazi, si sa solo che una delle prime pubblicità sarà un’anticipazione fatta apposta per Facebook del film ‘Divergent‘ di Lions Gate Entertainment.
Con un comunicato, Facebook si è limitata ad annunciare che dopo una fase sperimentale inizierà a offrire la possibilità agli inserzionisti pubblicitari di avvalersi anche di video promozionali, che compariranno automaticamente sullo schermo ma con l’audio non attivato. Se un utente non è interessato basta che scorra oltre, se invece ci clicca sopra il video si apre a schermo intero e con l’audio attivo.
La compagnia americana ha precisato che, sui dispositivi mobili, i video dovranno per forza essere precaricati, ma questo avverrà solo quando sarà presente una connessione Wi-Fi, in modo da evitare di esaurire la banda disponibile degli eventuali abbonamenti.
Con questa mossa il social network cerca di accaparrarsi una fetta di un crescente mercato. Secondo i dati della società di ricerche eMarketer il segmento dei video digitali pubblicitari segnerà una crescita del 43,5% a 4,15 miliardi di dollari.
Ma gli spot video non sono l’unica novità che Mark Zuckerberg riserva alla sua community. D’ora in poi con un click si potranno pure finanziare organizzazioni no profit: il social ha, infatti, introdotto un tasto ad hoc, Donate Now, sulle pagine di 18 Ong con cui ha stretto accordi.