Italia
Riflettori accesi su Mediaset che ha annunciato oggi di star valutando l’integrazione delle pay tv in Italia e Spagna per creare una NewCo. con ramificazioni nei due Paesi che la metta in condizione di competere meglio con le multinazionali del web. L’operazione punta a creare una nuova società con il 100% di Mediaset Premium (Italia) e il 22% di Digital+ (Spagna). Strano che l’azienda di Cologno Monzese decida di avviare questa operazione di fusione poco dopo la presa di controllo di Telecom Italia da parte di Telefonica.
Secondo alcuni osservatori, Mediaset potrebbe, una volta realizzata l’integrazione, allearsi con Telefonica per rilevare Digital+, (di cui anche Telefonica detiene il 22%) adesso controllata al 56% da Prisa.
Telefonica è il primo operatore televisivo in Spagna oltre che il primo fornitore di banda larga. Un’alleanza tra le due aziende permetterebbe di creare forti sinergie nella vendita di contenuti online.
I Cda di Mediaset e della controllata Mediaset Espana hanno, oggi, autorizzato l’avvio di una valutazione sul progetto di integrazione e lo sviluppo di un’unica attività nel settore della tv a pagamento.
La valutazione tenderà ad esaminarne lo sviluppo internazionale potenziale, le possibili sinergie, l’espansione dei servizi Over-The-Top così come “l’eventuale partecipazione di soci industriali e finanziari nella società“.
“I risultati della valutazione – si legge in una nota – saranno esaminati dai prossimi Cda di Mediaset e di Mediaset Espana.
Mediaset Premium è la piattaforma pay lanciata nel 2005 per contrastare l’offerta di Sky Italia. Al 30 giugno scorso poteva contare su circa 2 milioni di abbonati e su oltre 4 milioni di tessere attive. Nei primi nove mesi del 2013 i ricavi sono aumentati del 7,3% a 410 milioni di euro, ma dal punto di vista della redditività l’attività pay di Mediaset resta in perdita. Digital+, ora Canal+, ha invece realizzato ricavi per quasi 870 milioni nei primi nove mesi registrando un incremento in doppia cifra.
La pay tv spagnola è controllata appunto dal gruppo editoriale Prisa, mentre Mediaset Espana e Telefonica detengono entrambe una quota di minoranza del 22%. Prisa da qualche mese ha iniziato a valutare la vendita della quota di riferimento al fine di ridurre il forte indebitamento di gruppo ma, secondo i rumors, l’offerta presentata da Telefonica è stata ritenuta insoddisfacente. Sia Mediaset sia Telefonica detengono un diritto di prelazione sulla quota di Prisa. La scorsa settimana l’assemblea degli azionisti di Prisa ha dato il via libera a un ampio accordo di ristrutturazione dei debiti con i creditori concedendo di fatto più tempo al management per la dismissione di asset non core. Tuttavia è probabile che Mediaset così come Telefonica saranno protagoniste nella partita del riasseto azionario della pay spagnola.