Italia
Cardani svela quale sia l’obiettivo del Regolamento sul diritto d’autore, che non è quello di difendere le: “…major americane…ma i ragazzi italiani che con poco riescono a montare programmi software, spezzoni pubblicitari, tutte opere dell’ingegno, ragazzi che non hanno la possibilità di combattere sul web ad armi pari“. Ci pare una forzatura, priva di capacità di convincimento. Il diritto d’autore riguarda cifre enormi, che provengono da industry fiorenti che vanno tutelate e l’immagine che ne dà Cardani appare fuorviante, mentre sarebbe molto più semplice dire come stanno realmente le cose.
Da qui la domanda:
- E’ sicuro che il Regolamento sul diritto d’autore sia nato per proteggere “dei ragazzi italiani che fanno software e montano spezzoni di pubblicità”? Chi sono i soggetti che hanno richiesto tutela e protezione per le loro opere? Come si ripartiscono i danni da riproduzione illecita tra industria internazionale ed industria italiana? Fatto salvo il dovere di proteggere le opere dell’ingegno, non sarebbe più corretto dire che, chiaramente, l’iniziativa è nata per le pressioni legittime della grande industria internazionale e di questo bisogna approfittare anche per proteggere quella piccola quota di prodotto nazionale? Non trova che In queste cose è necessario essere chiari, anche per essere più credibili?