Datagate, in Russia Gmail vietato ai dipendenti pubblici

di Raffaella Natale |

Mosca ‘mette al sicuro’ da possibili attività di spionaggio USA le messaggerie degli uffici pubblici.

Russia


Gmail

I servizi segreti russi (Fsb) hanno vietato ai funzionari di Stato di non usare più per le loro comunicazioni Gmail o altre messaggerie straniere. Una decisione presa dopo le rivelazioni sui programmi Usa di sorveglianza da parte di Eduard Snowden.

In una lettera, la Fsb ha raccomandato ai funzionari di non usare servizi di messaggeria stranieri come quelli forniti da Google. Finora, infatti, questi servizi venivano ampiamente usati negli uffici pubblici.

 

A inizio mese, in piena polemica con Europa e Asia per la raccolta massiva dei dati privati degli utenti da parte di Washington, venuti fuori con lo scandalo del Datagate, gli Stati Uniti hanno ammesso le loro responsabilità, giustificando gli ‘eccessi’ nell’ambito del piano di contrasto del terrorismo e per prevenire altri attentati.

 

La commissione Ue ha, intanto, presentato una serie misure, per ristabilire la fiducia e rafforzare la protezione dei dati nelle relazioni transatlantiche, oltre a chiedere alle istituzioni europee una rapida adozione, entro la primavera del prossimo anno, della riforma sulla protezione dei dati.

 

E dall’altra parte dell’Atlantico, sei grandi web company americane – Google, Apple, Microsoft, Facebook, Yahoo! e AOL – hanno fatto pressioni sul Congresso perché effettui maggiori controlli sull’operato della NSA (National Security Agency), chiedendo maggiore trasparenza nelle attività di controllo e maggiore tutela della vita privata.

 

Due anni fa l’Fsb aveva lanciato l’allarme per la sicurezza del Paese evocando la permeabilità di Gmail, Hotmail e Skype da parte dello spionaggio straniero. Allora il Cremlino aveva minimizzato, ora – dopo il Datagate – si corre ai ripari.

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