Italia
L’informativa del primo ministro Enrico Letta sul Datagate, che si è tenuta oggi in aula alla Camera, contiene dichiarazioni molto importanti, che escludono la violazione della privacy da parte di organismi informativi italiani in collaborazione con servizi di intelligence stranieri. Il primo ministro ha inoltre rassicurato il Parlamento sul fatto che non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo né delle nostre ambasciate. Ne abbiamo parlato con il professor Francesco Pizzetti, costituzionalista, presidente di Alleanza per Internet, già Garante della Privacy nel settennato 2005-2012, che su questo tema è intervenuto ripetutamente negli ultimi mesi.
K4B. Professor Pizzetti cosa ne pensa dell’informativa del presidente del Consiglio sul Datagate?
Francesco Pizzetti. Come presidente di Alleanza per Internet prendo atto con piacere che, seppur con 8 mesi di ritardo, il Governo abbia sentito la necessità di riferire in Aula sul Datagate. E’ un primo passo importante verso l’assunzione di una maggiore responsabilità del Governo sul tema della tutela della privacy dei cittadini. Per quanto riguarda l’audizione di questa mattina, Enrico Letta in modo molto sottile esclude la collaborazione dei nostri servizi con quelli stranieri nell’attività di raccolta dati. Però, il presidente del Consiglio non dà nessuna rassicurazione sul fatto che i dati degli italiani siano stati o meno raccolti in autonomia da servizi segreti di altri paesi o da parte dell’Nsa (National Security Agency) americana.
K4B. Cosa significa?
Francesco Pizzetti. Significa che gli italiani vogliono rassicurazioni sul fatto che i loro dati personali non siano stati archiviati illecitamente dall’Nsa americana o da altri servizi segreti internazionali. E questa rassicurazione il premier Letta questa mattina non l’ha data.
K4B. Può analizzare l’intervento del premier, mettendo in luce le dichiarazioni più importanti?
Francesco Pizzetti. Il premier Enrico Letta esclude ogni tipo di raccolta dati illegittima, ma in realtà dice soltanto che i servizi segreti italiani non hanno collaborato con i servizi stranieri in alcuna attività di raccolta dati. Ma non è una novità, lo aveva già detto Edward Snowden (la talpa del Datagate ndr), che aveva escluso la collaborazione dei nostri servizi con l’intelligence inglese.
K4B. Il discorso del premier non sembra dare certezze nemmeno per quanto riguarda le attività dei nostri servizi segreti.
Francesco Pizzetti. No. Enrico Letta ha detto che il Comitato interministeriale per la sicurezza pubblica ha confermato la necessità di proseguire l’attività di verifica sui nostri servizi. Ciò significa che non ci sono certezze nemmeno in questo senso e che servono degli approfondimenti d’indagine. Questo è un punto da chiarire definitivamente.
K4B. Il primo ministro ha escluso compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo e dei ministri e delle ambasciate.
Francesco Pizzetti. Ne prendiamo atto e ci auguriamo che sia così. Per quanto riguarda la nostra rete di ambasciate sappiamo che dispone di un cloud proprio ma non abbiamo abbastanza certezze sull’effettiva efficacia dei sistemi di sicurezza adottati. A maggior ragione poi è necessario che il Governo rassicuri le istituzioni e il paese su un alto livello di sicurezza sia per quanto riguarda le reti istituzionali che e il sistema strutturale della rete italiana. Non abbiamo bisogno solo di prove in negativo, ma di certezze in positivo sulla sicurezza delle comunicazioni delle nostre istituzioni e del nostro paese.