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Telecom Italia esce dall’Argentina: è stata accettata nella notte l’offerta di acquisto da 960 milioni di dollari avanzata dal gruppo Fintech (come anticipato da Key4biz in questo articolo) sull’intera partecipazione di controllo in Telecom Argentina (direttamente ed attraverso Telecom Italia International, Sofora Telecomunicaciones, Nortel Inversora e Tierra Argentea) per un importo complessivo di 960 milioni di dollari (712,7 milioni di euro).
Di tale importo, comunica l’azienda in una nota, 859,5 milioni di dollari saranno corrisposti per la cessione: del 68% delle azioni ordinarie di Sofora di proprietà di Telecom Italia e di Telecom Italia International (per un importo pari a 750,8 milioni di dollari); di 15.53 milioni di azioni di classe B di Telecom Argentina, pari all’1,58% del capitale sociale, di proprietà di Tierra Argentea (61,2 milioni di dollari); e di 2.35 milioni di American Depositary Shares, corrispondenti a 117.588 azioni preferite di classe B di Nortel, pari all’8% delle azioni preferite di classe B, di proprietà di Tierra Argentea (47,5 milioni di dollari).
Il rimanente importo di 100,5 milioni di dollari sarà corrisposto a fronte di ulteriori pattuizioni correlate all’operazione, tra le quali la messa a disposizione delle società argentine di servizi tecnici di supporto per una durata massima di tre anni, la rinuncia e la modifica di alcuni diritti rivenienti dal patto parasociale relativo a Telecom Argentina, a favore del Gruppo Werthein, che rimarrà detentore del 32% delle azioni ordinarie di Sofora, nonché l’impegno dell’acquirente al pagamento dell’utile già accantonato per dividendi da Telecom Argentina, in caso di mancata distribuzione prima del closing.
La cessione della divisione argentina è stata fortemente contestata dagli azionisti di minoranza di Telecom Italia ed è al centro, insieme al ‘convertendo’ da 1,3 miliardi di euro, delle attività ispettive effettuate ieri dalla Consob e dalla Gdf negli uffici della società.
La business unit argentina ha apportato nei primi nove mesi dell’anno il 13% dei ricavi del gruppo Telecom Italia e ha chiuso il 2012 ricavi per 3,8 miliardi di euro con un Ebitda margin del 29,6%. Nei primi nove mesi del 2013 i ricavi sono stati pari a 2,9 miliardi di euro con un Ebitda margin del 27,9% e un Ebit margin del 12,4%.
L’impatto sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Telecom Italia al closing dell’operazione, a parità di tasso di cambio, è atteso non significativo.
Fintech, di proprietà del magnate messicano David Martinez, si è impegnato a rispettare i piani di investimento del prossimo triennio per lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni ed il miglioramento della qualità dei servizi. Telecom Italia ha accettato di continuare a supportare Telecom Argentina con particolare riferimento alle aree dell’innovazione e della tecnologia