Niente crisi per gli smartphone. Vola Windows Phone

di Alessandra Talarico |

Scendono i prezzi e si allarga l’offerta di dispositivi. Impressionante la crescita dei dispositivi basati sul sistema operativo Microsoft anche se il mercato è ancora saldamente in mano ad Android. Crolla Blackberry, sempre più su i 'phablet'.

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Windows Phone 8

La crisi che attanaglia molti paesi principalmente in Europa, non frena gli acquisti di smartphone che nel terzo trimestre segnano un aumento delle vendite del 40% rispetto allo scorso anno, con i modelli basati su Android che continuano a fare la parte del leone. Complice di questa crescita costante, anche la continua discesa dei prezzi dei dispositivi ‘intelligenti’: il costo medio è infatti sceso a 236 euro, in calo del 12% rispetto a un anno fa.

 

Lo rivelano gli ultimi dati di IDC, che segnala l’imponente risalita di Windows Phone di Microsoft che fa segnare un +156% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e si piazza al terzo posto della classifica mondiale con 9,5 milioni di dispositivi e una quota di mercato del 3,6%. Certo si tratta di volumi ancora distanti rispetto al duo in testa alla classifica – Android con 211 milioni di device e una quota di mercato dell’81% (dal 74,9% di un anno prima) e iOs di Apple con 33,8 milioni di dispositivi e una quota del 12,9% – ma che segnalano come Microsoft, che lo scorso anno aveva una market share del 2%, stia cominciando a raccogliere i frutti dei suoi sforzi volti a diversificare l’offerta di dispositivi in diverse fasce di prezzo.

Da segnalare che Windows Phone ha segnato la maggiore crescita anno su anno rispetto ai concorrenti, grazie principalmente al supporto di Nokia, che ha realizzato il 93,2% dei dispositivi Windows Phone distribuiti nel trimestre. Si è inoltre allargata, rispetto a un anno fa, la partecipazione di altri vendor alla distribuzione dei dispositivi, anche se i loro volumi di vendita sono ancora lontani da quelli di Nokia.

 

“Android, trainato da Samsung, e Windows Phone continuano a crescere in maniera significativa. Nonostante le differenze in termini di quote di mercato, il loro successo si basa su un fattore comune: il prezzo”, ha spiegato l’analista IDC Ramon Llamas.

Entrambe le piattaforme sono infatti presenti su dispositivi dai prezzi molto interessanti e attraenti per il mercato di massa, che è poi quello che traina le vendite.

Certo, anche gli iPhone Apple – nonostante i prezzi non proprio abbordabili – continuano a essere gettonatissimi: le vendite sono cresciute del 25,6% a 33,8 milioni di unità e rappresentano il 12,9% del mercato totale (contro il 14,4% dello stesso periodo 2012).

Continua a sprofondare, invece, BlackBerry che ha segnato un calo del 41,6% nelle vendite, a 4,5 milioni, e una quota di mercato passata all’1,7% dal 4,1% del 2012.

 

Sempre più apprezzati dal grande pubblico anche i phablet, ossia i dispositivi a metà strada tra uno smartphone e un tablet (con uno schermo tra 5 e 7 pollici), che rappresentano il 21% degli smartphone venduti dal 3% dello scorso anno. Dispositivi che arrivano sul mercato a un prezzo leggermente superiore rispetto agli smartphone – mediamente il loro costo si aggira intorno a 330 euro. Anche il prezzo dei phablet, tuttavia, è in discesa: rispetto allo scorso anno il calo del prezzo medio è stato del 22,8%.

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