Key4biz

#NoHateSpeech, campagna Ue contro l’odio online, Regioni e Comuni italiani si mobilitano

Italia


Entro fine mese partirà in Italia la campagna ‘No Hate Speech‘ del Consiglio d’Europa contro l’istigazione all’odio attraverso Internet con un concorso nazionale destinato alle scuole superiori per la realizzazione di un video.

Il miglior filmato sarà poi usato per la campagna italiana, che durerà almeno tutto il 2014.

 

Il concorso è solo una delle tante iniziative che il comitato nazionale italiano, coordinato dal dipartimento della gioventù, ha intenzione di mettere in atto e che sono contenute in un piano d’azione consegnato questa settimana al Consiglio d’Europa in occasione della conferenza che ha riunito a Strasburgo i comitati nazionali dei 35 paesi che hanno deciso di aderire alla campagna ‘No Hate Speech’.

 

Presto lo stesso dipartimento della gioventù metterà in linea un sito web dedicato alla campagna, mentre il dipartimento per l’informazione e l’editoria entro la fine del 2013 lancerà una serie di spot su radio, televisioni, ma anche su Facebook, Twitter, e YouTube.

 

I social network saranno inoltre al centro delle diverse azioni condotte sia dall’Agenzia nazionale giovani che dal Forum nazionale giovani. Il comitato italiano sta inoltre studiando possibili sinergie sia con l’associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) sia con le regioni per organizzare eventi che permettano di dare visibilità alla campagna.

 

“È importante – ha dichiarato all’Ansa una fonte vicina al Consiglio d’Europa – che il messaggio sia diffuso anche nel mondo reale attraverso iniziative come quella adottata ad esempio in Serbia, dove è stato chiesto a tutti i calciatori di indossare prima delle partite una maglietta con il logo della campagna”.

 

La campagna è stata presentata lo scorso giugno a Montecitorio nell’ambito di un convegno (Leggi Articolo Key4biz) voluto dalla presidente della Camera Laura Boldrini, lei stessa è stata vittima della ‘violenza online’ (Leggi Articolo Key4biz).

 

 

“Scopo dell’iniziativa – ha spiegato la Boldrini – è quello di porre l’attenzione sul modo in cui sul web – luogo di interazione sociale a tutti gli effetti – si possono replicare i comportamenti, gli stereotipi e i meccanismi talvolta discriminatori presenti nella società, commettendo abusi e violazioni dei diritti umani, la cui portata risulta amplificata dalla diffusione e dalla capillarità del mezzo”.

 

“So bene – ha commentato nell’occasione il presidente della Camera – che la questione del controllo del web è delicatissima, ma non per questo non dobbiamo porcela. Mi domando se sia giusto che una minaccia di morte che avviene in forma diretta sia considerata in modo diverso dalla stessa cosa via Internet. Se il web è vita reale – e lo è – non possiamo più considerare meno rilevante quello che accade in rete rispetto a quello che succede per strada”.

Exit mobile version