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Sono gli smartphone curvi il futuro della telefonia mobile? Sembrerebbe di sì, visto che, sulla scia di Samsung e LG, anche Apple starebbe per lanciare due modelli dallo schermo ricurvo. I due nuovi smartphone – uno con lo schermo da 4,7 pollici e uno con lo schermo da 5,5 pollici – dovrebbero arrivare sul mercato per il terzo trimestre 2014.
Gli schermi dei due nuovi iPhone, oltre che flessibile, sarebbe dotato di una tecnologia in grado di rilevare diversi livelli di pressione.
Ma quali sono i vantaggi di uno smartphone con lo schermo curvo e, soprattutto, questi dispositivi sono davvero pratici o si tratta solo di una trovata di marketing?
Secondo Kelly Clay di Forbes la risposta è: decisamente sì. Innanzitutto, spiega, la forma ricurva migliora la ricezione e la chiarezza della voce, avvicinando il design e anche le prestazioni sonore di questi nuovi modelli ai ‘veri’ telefoni, se qualcuno ricorda ancora la cara veccia cornetta.
Lo schermo curvo, inoltre, rende molto più divertente la fruizione dei contenuti media. Secondo Raymond M. Soneira di Displaymate i display curvi incrementano sensibilmente la leggibilità dello schermo in pieno sole, aumentano le possibilità d’ingrandimento e migliorano la privacy.
Senza contare che i display flessibili di questi nuovi smartphone curvi sono praticamente indistruttibili, il che è un vantaggio non da poco perché anche se questo li renderà forse un po’ più costosi, eviterà anche di spendere soldi extra per sostituire lo schermo dopo una caduta.
Di parere sostanzialmente opposto è invece Sam Grobart di Business Insider, secondo cui si tratterebbe più che altro di un modo come un altro per distinguere i propri prodotti da quelli della concorrenza. Come dire: io posso permettermi di produrlo e tu no!
Fatto sta che, mentre Samsung e LG lanciano sul mercato ogni anno diversi modelli e possono anche permettersi di ‘sperimentare’ con uno smartphone a schermo curvo, chissà se Apple – che a eccezione di quest’anno ha sempre immesso sul mercato un solo nuovo modello l’anno – potrà permettersi davvero questa ‘divagazione’.
