Germania
Deutsche Telekom ha chiuso il terzo trimestre del 2013 con ricavi a 15,5 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2012, trainati dall’incremento del 30,5% del fatturato negli Usa, che ha largamente compensato la flessione del 6% registrata in Europa e il calo dell’1,2% in Germania. L’Ebitda rettificato è pari a 4,7 miliardi di euro, in calo del 2,6%.
L’utile netto è pari a 588 milioni di euro, a fronte di una perdita di 7,02 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, su cui pesavano svalutazioni contabili per 7,4 miliardi di euro per l’operazione di merger di T-Mobile Usa con la statunitense MetroPcs (Leggi articolo Key4biz), che peraltro nel terzo trimestre di quest’anno ha contribuito all’incremento del 30% del fatturato registrato negli Usa.
L’azienda rende noto che la crescita è stata trainata dalla filiale statunitense, con l’acquisizione di un milione di nuovi clienti negli Usa nel periodo luglio-settembre.
Il business domestico ha registrato un calo dell’1,2% dei ricavi a 5,7 miliardi di euro, a fronte di un Ebitda di 2,4 miliardi, in diminuzione dell’1,1%. Ma più della metà degli 1,2 milioni di smartphone venduti nei tre mesi in Germania sono Lte, a fronte di un aumento del 30,7% dei ricavi derivanti da dati mobili.
I ricavi di DT nel resto d’Europa sono diminuiti del 6% a 3,4 miliardi di euro, anche in seguito ad alcuni cambiamenti del perimetro del gruppo, come la cessione della divisione bulgara Globul.
L’azienda ha aggiunto che i crescenti investimenti in Olanda e la guerra dei prezzi in Repubblica Ceca e Croazia hanno contribuito al decremento del 13,6 % dell’Ebitda a 1,2 miliardi di euro.
“Dopo un ottimo secondo trimestre, questi numeri sono una prova ulteriore della nostra forza – ha detto René Obermann, Ceo di Deutsche Telekom – Negli Stati Uniti siamo riusciti ad ottenere un ottimo turnaorund mentre nel mercato domestico siamo stabili”.