Italia
Prosegue la #wifiweek, lo “Speciale Key4biz” dedicato alle aziende italiane, quelle giovani e quelle consolidate, che, nonostante la crisi, rappresentano un gioiello del sistema-Paese, perché innovano, perché sono garanzia di qualità del Made in Italy dell’innovazione, perché si affermano all’estero, perché sanno essere competitive. E, soprattutto, perché hanno scelto di giocare la partita puntando su una tecnologia dalle potenzialità straordinarie: il Wi-Fi.
Il sistema-Paese sta attraversando uno dei momenti più duri della storia recente. Siamo in una fase delicatissima: i competitor sono spietati e le sfide si moltiplicano.
Eppure ci sono realtà che dimostrano di saper crescere anche con questo contesto a fare da sfondo. Ne abbiamo discusso con Alberto Roseo, Direttore Generale E Commerciale di Lutech, un’azienda italiana con esperienza decennale che progetta, realizza e gestisce soluzioni innovative e complesse di ICT e che ha dimostrato di sapersi evolvere nel segno dell’innovazione. I numeri oggi lo confermano: solidità finanziaria, oltre 500 professionisti e sedi nelle principali città italiane.
K4B. Quali sono state le chiavi della crescita?
Roseo. Lutech ha sempre investito, come fattore distintivo per la crescita, in competenza e professionalità, investendo moltissimo nella formazione tecnica e sulla ricerca e sviluppo sulle tecnologie che proponiamo ai nostri Clienti. Il nostro core business è la realizzazione di soluzioni ICT innovative al servizio del business dei nostri Clienti, con competenze specifiche in ambito: Contact Center & CRM, Security & IT Governance, Enterprise & Mobile Applications, Networking & Next Generation Data Center, Video Solutions, Process & Project Management. Con un fatturato 2012 di 90mln, oltre 500 dipendenti e sedi a Milano, Roma, Modena, Firenze, Bari, Agrigento e Londra (UK).
K4B. Quali “strategie di difesa” avete scelto per posizionarvi sul mercato e, soprattutto, quali sono le “strategia di attacco”, ovvero le soluzioni innovative sviluppate per avere maggior appeal?
Roseo. Alle strategie di difesa, Lutech ha preferito raccogliere la sfida dell’innovazione, ampliando la propria offerta grazie ad investimenti in ambiti tecnologici all’avanguardia, come le mobile apps (con la start up Lutech Mobile, azienda del gruppo Lutech focalizzata sullo sviluppo di mobile app B2B), le applicazioni per l’healthcare (con Laserbiomed, azienda del gruppo Lutech specializzata su soluzioni di cartella clinica digitale); le soluzioni per la sanità a distanza (con RBerry azienda che propone servizi di remote visit) e l’internet of things (con Teratron, azienda tedesca del gruppo Lutech leader europeo nel mondo del RFID).
Questa spinta all’innovazione che ha permesso a Lutech di realizzare soluzioni di successo per i propri Clienti, pur all’interno di uno scenario di mercato mutevole e complesso. A questo proposito abbiamo anche investito su mercati esteri aprendo una sede in Inghilterra che propone progetti per il mercato inglese con una modalità near shore dove gli sviluppi vengono realizzati in Italia.
K4B. Quali sono i servizi e le soluzioni che fanno la differenza per i vostri partner?
Roseo.Lutech continua inoltre a proporsi sul mercato come partner solido per l’outsourcing ed è in grado di interloquire con i diversi settori del mercato (Telco&Media, PAC e PAL, Enterprise, Finance, Energy), offrendo servizi e soluzioni tecnologiche di alta affidabilità come ad esempio la recente gara del valore di 113 milioni euro che Lutech si è aggiudicata in RTI con Almaviva per l’esternalizzazione dei servizi di gestione dei data center e delle risorse infrastrutturali per l’erogazione di servizi applicativi di Lombardia Informatica.
K4B. Lutech è molto attiva nel settore dell’eHealth. Di recente avete vinto l’appalto in un Paese dell’Ex Unione Sovietica come fornitori unici del fascicolo sanitario nazionale. Cosa vi aspettate da questa esperienza?
Roseo. Questo importante progetto ci ha permesso di provare la solidità del nostro applicativo wHospital Framework non solo come cartella clinica elettronica ma come piattaforma clinica nazionale. La collaborazione con EMC2 a livello world wide ha permesso di realizzare, in soli 6 mesi, un fascicolo sanitario digitale centralizzato ed erogato in modalità Cloud per 5 milioni di cittadini. Siamo convinti che questa nuova configurazione sia applicabile in Italia sia a livello territoriale (ASL, Regioni) sia a livello di reti di ospedali di ogni dimensione ottenendo il massimo dell’innovazione. Un approccio di questo tipo permetterà la portabilità dei dati sanitari e la loro condivisione attraverso protocolli standard che ne facilitino l’effettiva condivisione.
L’innovazione rappresentata da wHospital si inserisce nel quadro più ampio dei progetti per le smart cities: l’obiettivo di Lutech è realizzare soluzioni competitive, attente alla sostenibilità, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali.
K4B. Le vostre soluzioni sono espressione della qualità e della eccellenza della ingegneria italiana. Il Made in Italy ha ancora qualcosa da offrire al mercato globale?
Roseo. Assolutamente si. I nostri ingegneri hanno grandi competenze approfondita conoscenza dei processi alla base dei prodotti e servizi che forniamo. Per quanto riguarda wHospital abbiamo riscontrato grande interesse da molti paesi e di brand leader di livello mondiale che sono interessati ad integrare la nostra soluzione con le proprie piattaforme. Questo ha portato a soluzioni di successo ed al raggiungimento di importanti riconoscimenti a livello internazionale, come ad esempio unica finalista italiana del “Microsoft Partner of the Year Award 2013”, conferimento del premio “Windows 8 App Italian Partner of the Year 2013” e del “Candefero Channel Partner of the Year Award 2013 for Innovation”.
K4B. Lutech accompagna le aziende nei processi di ottimizzazione delle reti, per ottenere il massimo rendimento nella trasmissione dei dati. Perché e in che modo avete deciso di puntare sul Wi-Fi?
Roseo. Nel futuro le reti Wi-Fi avranno un ruolo fondamentale nello sviluppo di applicazioni e servizi per le smart cities. Il Wi-Fi sarà lo strumento con cui la Pubblica Amministrazione potrà fornire nuovi servizi ai cittadini, alle imprese, agli studenti, ai pazienti, trasformandoli in comunità connesse e intelligenti
K4B. Il Wi-Fi ha campi di applicazione straordinari non solo per la connettività di per sé, ma anche per la creazione di valore su reti intelligenti. Un settore dove ci si può sbizzarrire nell’innovare. Perché avete scelto Wi-Next come partner e quali obiettivi vi siete prefissati da questa collaborazione?
Roseo. Wi-Next, come la Lutech, è un’azienda Italiana estremamente innovativa e dinamica che produce la propria tecnologia completamente in Italia creando occupazione, che in momenti come quello che stiamo vivendo in questo periodo è molto importante. Wi-Next inoltre sta collaborando con la Teratron, azienda tedesca del gruppo Lutech leader nel mondo del RFID ed dell’internet of things per la definizione di prodotti all’avanguardia per le smart cities, mostrando una flessibilità nella produzione estremamente interessante per adeguare velocemente le proprie tecnologie alle esigenze dei Clienti italiani.