Consiglio europeo, Neelie Kroes: ‘I leader Ue s’impegnino per le startup e le imprese’

di Alessandra Talarico |

In vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, è arrivato oggi sulla scrivania del presidente del consiglio Europeo Herman Van Rompuy il Manifesto StartUp Europe, realizzato da alcuni dei più brillanti imprenditori dell’hi-tech europeo.

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Neelie Kroes

In vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, è arrivato oggi sulla scrivania del presidente del consiglio Europeo Herman Van Rompuy il Manifesto StartUp Europe, realizzato da alcuni dei più brillanti imprenditori dell’hi-tech europeo con l’obiettivo di traghettare l’Europa nell’era del digitale. Un compito quanto mai arduo, ma che potrebbe essere realizzato seguendo le 22 raccomandazioni identificate dai nove membri dello Startup Europe Leaders Club, una piattaforma lanciata dal Commissario Neelie Kroes a marzo col supporto di alcuni dei giovani imprenditori europei – quali Zaryn Denzel (fondatore e CEO di Tuenti),  Daniel Ek (co-fondatore di Spotify); Kaj Hed (presidente di Rovio); Lars Hinrichs (fondatore e CEO di HackFwd); Martin Lorentzon (co-fondatore di Spotify) – che sono la ‘prova vivente’ che diventare web-imprenditori si può e può essere anche estremamente gratificante.

 

La prima e più importante tra queste raccomandazioni riguarda proprio la necessità di educare i bambini fin da piccoli all’imprenditorialità e all’uso delle nuove tecnologie in funzione del business: “Non possiamo pretendere che un 12enne fondi la sua azienda ma ogni 12enne dovrebbe sapere cosa significa prendere un’idea e trasformarla in qualcosa da offrire alla gente sotto forma di prodotto o servizio; deve sapere che gli strumenti ci sono ma che serve anche la passione”.

E invece, allo stato attuale risulta che il 20% degli studenti delle scuole superiori non hanno usato mai o quasi mai un Pc a scuola.

Essenziale, quindi, colmare il gap tra le esigenze dei datori di lavoro e le competenze dei dipendenti: il 26% dei datori di lavoro in Europa, ha difficoltà a reperire dipendenti con competenze adeguate al tipo di lavoro richiesto. Per questo motivo, molti aspiranti imprenditori semplicemente lasciano l’Europa:  sono circa 50.000 i tedeschi nella Silicon Valley, e sono circa 500 le start-up nella zona di San Francisco fondate da imprenditori francesi.

Il Manifesto consiglia quindi di realizzare una sorta di ‘visto’ paneuropeo che permetta agli imprenditori esteri di avviare le loro aziende nel continente e a quelli europei di assumere lavoratori extra-Ue. I paesi europei dovrebbero inoltre fare in modo di riportare a casa i cervelli fuggiti oltreoceano attraverso assegni di ricerca, supporto logistico e riconoscimento pubblico del loro talento.

Altro elemento essenziale per rilanciare gli investimenti e l’innovazione è l’accesso al capitale, cercando di incrementare, tra le altre cose, gli investimenti pubblici e privati nelle startup.

Last but not least, il Leader Club caldeggia la nomina di Chief Digital Officer per ogni Stato.

 

“Si tratta di idee eccellenti – ha detto il Commissario Neelie Kroes – dobbiamo dare voce agli imprenditori europei e spero che tutti i leader europei prendano a cuore questa missione e si possa cambaire mentalità sulle startup, l’imprenditorialità e la leadership globale’.

 

Link Utili:

 

Startup Europe Manifesto

Startup Europe Leaders Club

Startup Europe

@StartUpEU

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