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Legge di (In)Stabilità? Ripristinati i 20 mln di euro per la banda larga

Italia


Continua a far discutere la Legge di Stabilità, varata martedì sera dal governo Letta e attesa al vaglio del Parlamento, creando tensioni anche all’interno dei partiti che reggono la maggioranza.

Da ieri, infatti, continuano a rincorrersi le voci sulle possibili dimissioni del Viceministro dell’Economia Stefano Fassina (Pd) in polemica sul taglio dato alle disposizioni finanziarie, anche se al momento non c’è ancora niente d’ufficiale.

Dagli Stati Uniti il premier Enrico Letta, che ieri ha incontrato il presidente Barack Obama, fa sapere che se ne discuterà al suo rientro, tuttavia ha precisato che quella intrapresa dal governo “è la strada giusta che io intendo continuare a percorrere”.

Intanto sul suo blog pubblicato dall’Huffington Post, Fassina ha ribadito  la sua ostilità ai tagli. Nel testo emerge la sua insofferenza per le critiche sullo “scarso coraggio” del governo nel ridurre le spese improduttive.

 

Il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, cerca di calmare le acque, la manovra può essere migliorata: “…andrà in Parlamento, dove cercheremo di potenziare alcuni aspetti”.

 

Ma la Legge di Stabilità crea non poche perplessità anche sul mercato italiano dell’ICT specie perché resta ancora un mistero se i 20 milioni di euro per la banda larga, sforbiciati con il Decreto Fare (Leggi Articolo Key4biz) per evitare di tagliare le risorse per le Tv locali, siano stati ripristinati oppure no.

 

Stando all’ultima bozza che circola sulla stampa all’articolo 4 (Finanziamenti per infrastrutture e trasporti), comma 10 (Sviluppo di infrastrutture fisiche a banda larga ed ultralarga) si legge che: “Per il completamento del Piano nazionale banda larga, definito dal Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento per le comunicazioni e autorizzato dalla Commissione europea [aiuto di Stato n. SA.33807 (2011/N) – Italia] è autorizzata la spesa di 20,75 milioni di euro per l’anno 2014”.

 

Dando per buona questa ultima bozza, ma non sembrano esserci ragioni per dubitarlo, il Viceministro Antonio Catricalà avrebbe mantenuto la promessa fatta subito dopo l’approvazione del Decreto Fare, quando assicurava che le risorse tolte alla banda larga sarebbero state ripristinate nella Legge di Stabilità.

“Era una copertura che bisognava trovare – spiegava in quell’occasione il Viceministro – dobbiamo recuperare i 20 milioni per la banda larga tagliati per necessità” perché “non possiamo tornare indietro su promesse fatte e questo sarà fatto assolutamente nella Legge di Stabilità”. (Leggi Articolo Key4biz)

 

I 20 milioni di euro in questione erano inizialmente parte dei 150 mln stanziati con il Decreto Crescita 2.0 per l’azzeramento del divario digitale (Leggi Articolo Key4biz).

 

Intanto la Legge di Stabilità raccoglie l’apprezzamento di ANIE Confindustria, la Federazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, per la quale contiene alcune misure che l’industria attendeva e che aveva chiesto con forza: da un lato la conferma del rifinanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria, che inopportunamente erano stati “tagliati” per far fronte alla misura sull’IMU, dall’altro la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni ed interventi di efficienza energetica, meccanismo questo ultimo che ha funzionato bene.

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