Unione Europea
Sono 116 i siti web specializzati nella vendita di giochi, libri, video e musica digitali che si sono adeguati alla normativa dell’UE relativa alla tutela dei consumatori a seguito dello ‘screening’ condotto da Stati membri e Commissione europea per individuare le violazioni e, di conseguenza, garantire l’applicazione della normativa a tutela dei consumatori.
L’azione di monitoraggio ha preso il via nell’estate del 2012: le autorità nazionali hanno controllato, in totale, 330 siti web per verificare se le informazioni sulle caratteristiche principali dei prodotti fossero facilmente accessibili e leggibili, se i siti web fornissero indirizzi di posta elettronica per domande o reclami e se le condizioni proposte dai siti web fossero eque.
Di questi 330 siti, i 172 non erano conformi alla normativa: diverse le irregolarità riscontrate, dalla presenza di clausole abusive che escludono il diritto dei consumatori di adire le vie legali o negano ai consumatori il diritto all’indennizzo in caso di prodotti non funzionanti, a informazioni poco chiare sul diritto di recesso, fino alla mancanza delle informazioni obbligatorie sull’identità del commerciante, in particolare del suo indirizzo e-mail, che priva i consumatori di un efficace canale di contatto.
Le società che li gestiscono sono state quindi contattate con la richiesta di mettersi in regola.
Finora sono stati resi conformi alla normativa 116 siti web; 49 sono soggetti a ulteriori procedimenti; in 5 casi le infrazioni, di modesta entità, non sono state perseguite dagli Stati membri, e 2 siti non esistono più.
Secondo dati Ue, il 79% dei consumatori europei ha utilizzato servizi musicali online e il 60% ha utilizzato giochi online nel corso degli ultimi 12 mesi, per un mercato che nel 2010 ha toccato un valore di 677 milioni di euro. Solo in Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito e Belgio si stima che i consumatori, nel 2011, abbiano speso 16,5 miliardi di euro per giochi online.
Un mercato in crescita, quindi, ma che necessità di adeguati controlli per tutelare i consumatori, i quali spesso ignorano molti dei loro diritti nell’universo digitale: ad esempio, sottolinea la Ue in una nota, a causa della natura del download digitale, gli operatori sono tenuti a informare i consumatori prima dell’acquisto che non sarà possibile annullare il download una volta avviato — cosa che non avviene nel 42% dei siti web controllati.
Nel complesso, tuttavia, la situazione sta migliorando: secondo il Commissario europeo per la Politica dei consumatori, Neven Mimica, “…un anno fa oltre il 50% dei siti web non rispettava la normativa. Questa cifra è scesa al 20% e si prevedono ulteriori miglioramenti. Si tratta – ha concluso – di un grande progresso, ma continuerò a impegnarmi perché la situazione migliori”.