Italia
Quale sarà la missione del servizio pubblico nell’era della convergenza? E’ questa il tema del 27° Festival di Eurovisioni, in corso a Roma fino al 14 ottobre. Una risposta concreta arriva dal Commissario Agcom, Francesco Posteraro, che intervenuto stamani al convegno “Rafforzare il servizio pubblico di fronte alla tempesta digitale“.
“Nel nuovo contesto digitale – ha spiegato – è forte l’esigenza di un presidio che, al di fuori del condizionamento degli interessi commerciali, operi avendo di mira il progresso sociale e culturale, la tutela della democrazia e quella del pluralismo. C’è bisogno, in altri termini, di servizio pubblico“.
“Con questo obiettivo – ha aggiunto Posteraro – l’Agcom, d’intesa con il MISE, ha definito le linee guida del servizio pubblico radiotelevisivo affidato alla Rai, incentrate sul recupero della qualità dell’offerta, sull’innovazione tecnologica e sulla trasparenza nell’erogazione“.
Così, oltre ad investire in produzioni culturali di qualità, la Rai, secondo Posteraro, “deve contribuire all’alfabetizzazione informatica dei cittadini, ponendosi, con il continuo sviluppo di contenuti e servizi multimediali, come vero motore di creatività tecnologica“.
Posteraro sottolinea che, “sfruttando le potenzialità degli apparecchi televisivi di nuova generazione, e in aderenza alle best practices europee, la concessionaria potrebbe rendere disponibili su piattaforme IP tutta l’offerta in streaming e parte degli archivi storici on demand o utilizzare le proprie libraries per promuovere offerte legali di contenuti“.
E ancora, precisa il Commissario Agcom, “nella chiara definizione del perimetro dei programmi finanziati dal canone, e attraverso piattaforme di social television, con gli indicatori di sentiment e di opinion analysis per la valutazione della qualità percepita dagli utenti, potrebbe instaurare un rapporto più immediato e più trasparente con i telespettatori, favorendo il pieno recupero dell’identità, del valore e della funzione del servizio pubblico nella coscienza di tutti i cittadini”.
Lo schema del nuovo Contratto di servizio Rai, che il Viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà ha presentato mercoledì in Vigilanza (Leggi Articolo Key4biz), è fondamentalmente improntato a criteri di semplificazione e trasparenza, per consentire al pubblico di sapere come viene impiegato il canone e all’Autorità di vigilare sul rispetto degli obblighi anche attraverso un sistema di controllo più efficace.
Si stabilisce, inoltre, che la Rai deve rendere disponibile a ogni cittadino una pluralità di contenuti che rispettino i principi dell’imparzialità, dell’indipendenza e del pluralismo, veicolando principi rivolti a formare una cultura di legalità, di rispetto della persona, di convivenza civile e di forte contrasto a ogni forma di violenza. In tale ambito, anche al fine di giustificare il pagamento del canone da parte dei cittadini, la tv pubblica deve essere motore di innovazione e di creatività tecnologica e di prodotto, operando con standard di affidabilità e di elevata professionalità, nonché di trasparenza nella gestione e nelle modalità di funzionamento attenendosi ai principi di buona governance.
“Il principale obiettivo del nuovo Contratto – ha sottolineato Catricalà – è quello di rendere chiaramente percepibile al pubblico che tutti i canali sono canali di servizio pubblico e che tutta la programmazione risponde con coerenza alla logica del servizio pubblico, al fine di far comprendere come viene impiegato il canone pagato dai cittadini“.