Italia
Oggi più che mai, in un contesto economico globale quanto mai incerto, quello degli amministratori delle aziende di telecomunicazioni è un mestiere faticoso: il settore è alle prese con profondi cambiamenti, non sempre strettamente legati all’evoluzione delle tecnologie – acquisizioni, fusioni, ricambi ai vertici. I manager del settore devono prendere decisioni rapide, coraggiose e non sempre indolori per accontentare allo stesso tempo clienti, azionisti, dipendenti. Un lavoro ‘sporco’, insomma, ma qualcuno deve pur farlo e alcuni, certo lo fanno meglio di altri.
I manager italiani che primeggiano nel settore non sono molti. Per l’esattezza, anzi, sono solo due, ma si collocano nelle prime 10 posizioni a livello mondiale, come certifica la classifica ‘Power 100’ 2013, stilata da Global Telecom Business e dominata dal Ceo della statunitense AT&T, Randall Stephenson.
Si tratta però di due nomi di grande peso a livello internazionale: Vittorio Colao, Ceo di Vodafone – in quinta posizione – e di Franco Bernabè, presidente dell’associazione Gsma ed ex presidente esecutivo di Telecom Italia, che si colloca in nona posizione.
Il primo è stato il deus ex machina di una delle maggiori operazioni di M&A di tutti i tempi, riuscendo a far entrare nelle casse di Vodafone e dei suoi azionisti ben 135 miliardi di dollari per il 45% detenuto in Verizon Wireless.
Della storia recente di Franco Bernabè sono piene le pagine dei giornali: il manager altoatesino ha lasciato di recente la presidenza di Telecom Italia dopo essersi battuto per convincere gli azionisti ad avallare la sua proposta di aumento di capitale.
Resta comunque alla guida della GSMA, la principale associazione mondiale degli operatori di telefonia mobile.
Nella top 10 della classifica stilata dai lettori della rivista Global Telecom Business, figura una sola donna: il Commissario europeo all’Agenda digitale, Neelie Kroes che si colloca in seconda posizione, le altre posizioni sono occupate da Carlos Slim, Ceo di America Movil, in terza posizione; Lowell McAdam di Verizon (4°); Cesar Alierta di Telefonica (6°); Li Yue di China Mobile (7°); Dan Mead di Verizon Wireless (8°) e Masayoshi Son di SoftBank (10°).