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FT-ETNO Summit, Neelie Kroes: ‘Nessuna crescita per l’Europa senza un settore tlc sano e in grado di investire’

Europa


Da un vero mercato unico europeo, l’Europa potrebbe guadagnare l’1% di PIL. Ma il nuovo pacchetto di norme presentato lo scorso 11 settembre è un unicum, in cui ogni parte è funzionale all’altra e che – alla fine della fiera – se accettato nel suo complesso porterà innumerevoli vantaggi alle telco, ai consumatori e all’economia europea.

E’ quanto ha affermato oggi il Commissario Ue Neelie Kroes in apertura dell’FT-ETNO Summit 2013, l’evento che ha riunito a Bruxelles oltre 400 i massimi rappresentanti delle aziende di settore e delle istituzioni europee.

Ed è a loro che la Kroes si rivolge quando sottolinea come “l’eliminazione delle barriere sarà un bene per il settore, ma non può avvenire senza la rimozione delle tariffe di roaming, senza rimuovere gli oneri arbitrari per le chiamate oltre frontiera, senza regole coerenti per la neutralità della rete”.

Senza questi elementi il cambiamento non sarebbe credibile “perché ogni parte del pacchetto supporta le altre” ed è per questo che il roaming è alla fine della sua corsa, in un modo o nell’altro, ha detto perentoria.

 

“Sappiamo tutti che le prospettive per le telecomunicazioni europee sono fosche: I ricavi scendono, gli investimenti languono, l’espansione è poco attraente”, ha aggiunto poi, sottolineando che le telco hanno di fronte molti ostacoli che impediscono loro di raggiungere le dimensioni per essere competitive, mentre i consumatori devono subire una connettività di bassa qualità, poca scelta e continui richiami ai confini nazionali.

 

“Ma le telecomunicazioni sono alla base della competitività e dobbiamo investire nel loro futuro…e abbiamo bisogno del mercato unico per questo, ma anche per la crescita di ogni settore che dipende dalla connettività per essere competitivo e per ogni cittadino che ama l’innovazione e ama passare il suo tempo attaccato allo smartphone”, ha aggiunto.

 

Questa vision e non potrà essere completata senza un settore tlc “sano, vigoroso e dinamico, che funga da spina dorsale per l’intera economia. Un settore senza barriere, in cui convivano operatori grandi e piccoli, in cui gli operatori di rete possano competere ad armi pari con gli over the top”.

 

Infine, a proposito del titolo del Summit – “One Single Telecom Market for Europe?” – la Kroes ha affermato che vorrebbe che non ci fosse un punto interrogativo alla fine, ma un punto esclamativo.

 

“Vedere approvare al più presto il nuovo pacchetto è una sfida, ma sarebbe un grande passo per l’Europa. Questo è ciò che mi auguro si farà al prossimo consiglio europeo e spero sia quello che chiederanno le telco più avanzate e lungimiranti”, ha concluso (Vai al discorso integrale).

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